TheNesT

Un passo per allontanarsi dal cuore, e due per ritornare


...e ho rivisto i miei passi davvero cancellati dal mare, sostituiti da quelli di mio figlio, lungo una spiaggia che avresti detto lunga una vita, e altrettanto solitaria. A sud le basse montagne di Dingle, e la tortuosa strada che taglia la penisola scavando nella roccia un sentiero largo appena quel che basta per percorrerlo. E le nostre stanchezze hanno trovato ristoro dietro la finestra buia, ad ammirare incantati il mare nero in cui affogava il riflesso del faro lontano, quando si è fatto notte.Finché il sonno del mare non ci ha preso.E i giorni a seguire si sono presi i nostri chilometri, strade trascurate in mezzo a colline ingiallite dalle ginestre spinose, sotto un cielo che sa essere certe volte una coltre, e pochi minuti dopo una cupola trasparente contro l'eternità.Non è stato come le altre volte.Alcuni passi sono stati più pesanti, più stanchi di tanto camminare. E certi caffé sono stati più dolci dell'ultima volta, e certe onde del mare si sono senti di meno. Ma il vento che soffia certe volte dall'atlantico ha sollevato ancora il bavero delle nostre giacche, certe scogliere - nere come l'oblio antico a cui sono destinati gli uomini- sono riuscite a far sentire il loro richiamo. Certe risate sono risuonate più forti e famigliari, certe parole sono state più facili da dire.No, non è stato come le altre volte.E ancora non so quel che mi sono portato via, tantomeno quel che ho lasciato. Solo a volte una leggera malinconia: ma una cosa leggera e soffice, da ripiegare nel proprio bagaglio a mano.