TheNesT

L'autunno, foglia per foglia


...e dopo tanto vento, finalmente la quiete.E la mattina si sveglia tersa e fredda, come le mani di mio figlio. Ridacchia con la testa sotto il cuscino, perché non si vuole alzare; ma è martedì d'autunno, e bisogna andare a scuola. E intanto l'orologio ruota intorno a se stesso, macinando il tempo man mano che lo viviamo, e così i piccoli gesti svaniscono nella memoria. Ma non è del tutto vero. Anche quei piccoli gesti restano nel tempo: non ricordati magari uno per uno, ma tutti insieme come un momento solo della vita, che si ripete da sempre e per sempre, e per questo non svanirà mai. 
Ma neanche per questo c'è tempo, ora.La mattina mi sparisce da sotto i piedi, ma non è tempo perso. Certo, nessuna delle comissioni che ho fatto finora è memorabile, ma utile si. Ed è su queste piccole pietre che infine poggia il castello delle nostre esistenze, fragili se prese una per una, ma irriducibili se insieme.Intanto cade un'altra foglia davanti alla finestra. Chissà come ha resistito al vento che nei due giorni scorsi ha portato l'autunno a casa nostra, ma ha resistito fino a questo momento. E ora senza motivo apparente si stacca dal suo albero, in silenzio, e leggera sciovola piano nell'aria, ora puntando verso il cielo, ora puntando verso terra. E infine si appoggia sul prato dopo un ultimo girotondo che è sembrato durare un'esistenza intera.La raccolgo piano, e l'ammiro per un momento mentre il sole mi scalda la schiena. E con un sorriso che non so spiegare, la porto a casa e le trovo un angolo tutto per sé, con la segreta convinzione che dentro quella foglia ci sia l'autunno intero.