TheNesT

Un'ultima canzone...


Goccia dopo goccia cade il cielo sulla terra. Ma è notte, a nessuno importa. Nessuno vede, nessuno sente, nessuno sa. Sento il respiro di mio figlio, da lontano, come un sollievo all'angoscia che mi porto dentro, chissà poi perché. In fondo vivo una vita qualunque, come tanti ne hanno vissuto ma migliore, meno accidentata e più banale. Pensavi di aver scoperto il segreto del mondo, quando hai realizzato che la felicità era banale. Ma ora ti rendi conto che anche l'infelicità sa avere il suo opaco grigiore, il suo tran-tran. E piove, ed è una notte talmente banale che non riesco nemmeno a essere triste, né ad arrabiarmi perché per una notte che potrei, e invece il sonno si allontana sempre di un passo troppo in là. Non riesco ad immaginare una fantasia su cui addormentarmi, figurarsi un sogno.E allora canticchio una vecchia canzone che non avevo mai del tutto capito, e che invece ora mi illudo di riuscirci. Ma anche questo riesce male, che la gola fa male e maledico l'unico pomeriggio di mezza primavera in cui mi sono fatto fregare dalla tentazione di togliere la sciarpa. E no, non mi va di parlare, non mi va di cantare.Non mi va di sognare, né di fantasticare.E i miei occhi chiedono requie, e la mente invece veglia.E il cuore che vorrebbe tanto far finta di saper volare.Ma com'è, che non riesco più a volare?