Censura, minacce, intolleranza. Un evento unico e proficuo per un interessante scambio culturale e di idee, è stato invece strumentalizzato e trasformato in un pretesto per alimentare enormi polemiche. Renato Guarini, magnifico rettore dell’Università La Sapienza di Roma, ha invitato il Papa Benedetto XVI a tenere una lezione in ateneo in occasione dell’inaugurazione dell'anno accademico, Giovedì 17 Gennaio. Questo invito ha scatenato la reazione di 67 docenti e molti studenti che, con lettere e grida di protesta, hanno infiammato il clima inducendo il Santo Padre a rinunciare a questo invito. “Fuori il Papa dall’università”, “La Sapienza è ostaggio del Papa”, sono alcuni slogan di minaccia manifestati a gran voce in questo atto intimidatorio. Le università, luoghi del sapere e della diffusione della scienza e della cultura, dovrebbero senza dubbio essere spazi di incontro e di accoglienza proprio per definizione. Questo rifiuto è secondo me particolarmente pericoloso, e denota una sopraggiungente cultura dell’intolleranza e del rifiuto al dialogo ed allo scambio di opinioni. Un fatto gravissimo che deve lanciare un campanello d’allarme sullo stato di civiltà di un popolo che, al posto di evolversi ed aprire le menti verso quello che dovrebbe essere il bene comune, preferisce chiudere lo spazio al dialogo. Non mi è chiaro il perché molte minoranze scelgano di vivere in perenne contestazione a prescindere; certo è che l’insieme di minoranze forma, probabilmente, una grande maggioranza : quella della cultura debilitata! E’ veramente desolante.
Se questa è "Sapienza"....
Censura, minacce, intolleranza. Un evento unico e proficuo per un interessante scambio culturale e di idee, è stato invece strumentalizzato e trasformato in un pretesto per alimentare enormi polemiche. Renato Guarini, magnifico rettore dell’Università La Sapienza di Roma, ha invitato il Papa Benedetto XVI a tenere una lezione in ateneo in occasione dell’inaugurazione dell'anno accademico, Giovedì 17 Gennaio. Questo invito ha scatenato la reazione di 67 docenti e molti studenti che, con lettere e grida di protesta, hanno infiammato il clima inducendo il Santo Padre a rinunciare a questo invito. “Fuori il Papa dall’università”, “La Sapienza è ostaggio del Papa”, sono alcuni slogan di minaccia manifestati a gran voce in questo atto intimidatorio. Le università, luoghi del sapere e della diffusione della scienza e della cultura, dovrebbero senza dubbio essere spazi di incontro e di accoglienza proprio per definizione. Questo rifiuto è secondo me particolarmente pericoloso, e denota una sopraggiungente cultura dell’intolleranza e del rifiuto al dialogo ed allo scambio di opinioni. Un fatto gravissimo che deve lanciare un campanello d’allarme sullo stato di civiltà di un popolo che, al posto di evolversi ed aprire le menti verso quello che dovrebbe essere il bene comune, preferisce chiudere lo spazio al dialogo. Non mi è chiaro il perché molte minoranze scelgano di vivere in perenne contestazione a prescindere; certo è che l’insieme di minoranze forma, probabilmente, una grande maggioranza : quella della cultura debilitata! E’ veramente desolante.