“Gigetto, Gigetto…a casa! E’ tardi!” gridava la mamma affacciata al balcone, nell’intento di richiamare il figlioletto che, contrariamente, non curante dell’invito se ne rimaneva in strada a giocare con gli amichetti.“Gigetto, forza!! Si fredda la pastasciutta!”, riprendeva con ancor più enfasi la mammina, aggiungendo al suo richiamo anche qualche parola adulatoria allo scopo di attirare l’attenzione del discolo bambino, così da indurlo rientrare in casa.“Gigetto dai! Che poi ti preparo anche la frittata che ti piace tanto…”.Questa parolina quasi magica per Gigetto, aveva distolto il piccolo furetto dal gioco per un istante, e la mamma aveva ottenuto almeno un suo sguardo; ma dopo pochi attimi, questi tornava di nuovo a giocare insieme agli amici, tirando calci ad un pallone sgualcito.“Insomma Gigetto, se non sali immediatamente ti vengo a prendere io per le orecchie” soggiunge la signora con voce ormai insofferente e spazientita.Accortosi che la mamma andava via via perdendo la pazienza, l’impertinente bambinetto le si rivolge quindi con voce lusinghiera :“Mammina, se vengo subito, però mi prepari la torta con la panna”“La torta con la panna no, è troppo pesante!”“Allora non ci vengo a casa”“Devo scendere a prenderti col bastone? Forza vieni!!!”“No no e no”“E va bene, non ti farò la torta, ma un bel piatto di frutta mista che ti piace tanto s씓La frutta non mi piace, preferisco il pollo con le patatine…”“Ma insomma, bambino insolente che non sei altro, adesso mi hai stancato”, ribatte infine la mamma tra urla esasperate, salite ormai a toni esacerbati. Soggiunge poi con voce ancor più sostenuta :“Adesso mando giù il papà a prenderti…te la darà lui la frutta!”“No la frutta no, voglio il dolce ed il formaggio…”“Bastaaa! Mangerai la pastasciutta che è già pronta sul piatto”D’un tratto, si apre la finestra del balcone di fianco, esce un signore distinto, vestito elegante in giacca e cravatta, il quale, con voce forte e roca, esclama :“E vai : il pranzo è servito!” , ed aziona un bottoncino rosso.Di colpo una ruota si mette a girare e si ode una musichetta simpatica che diverte fino allo spasso Gigetto, inducendolo a correre verso casa! La mamma, esterrefatta, resta immobile guardando la sua piccola peste che rientra.Buon appetito a tutti!
La giusta portata
“Gigetto, Gigetto…a casa! E’ tardi!” gridava la mamma affacciata al balcone, nell’intento di richiamare il figlioletto che, contrariamente, non curante dell’invito se ne rimaneva in strada a giocare con gli amichetti.“Gigetto, forza!! Si fredda la pastasciutta!”, riprendeva con ancor più enfasi la mammina, aggiungendo al suo richiamo anche qualche parola adulatoria allo scopo di attirare l’attenzione del discolo bambino, così da indurlo rientrare in casa.“Gigetto dai! Che poi ti preparo anche la frittata che ti piace tanto…”.Questa parolina quasi magica per Gigetto, aveva distolto il piccolo furetto dal gioco per un istante, e la mamma aveva ottenuto almeno un suo sguardo; ma dopo pochi attimi, questi tornava di nuovo a giocare insieme agli amici, tirando calci ad un pallone sgualcito.“Insomma Gigetto, se non sali immediatamente ti vengo a prendere io per le orecchie” soggiunge la signora con voce ormai insofferente e spazientita.Accortosi che la mamma andava via via perdendo la pazienza, l’impertinente bambinetto le si rivolge quindi con voce lusinghiera :“Mammina, se vengo subito, però mi prepari la torta con la panna”“La torta con la panna no, è troppo pesante!”“Allora non ci vengo a casa”“Devo scendere a prenderti col bastone? Forza vieni!!!”“No no e no”“E va bene, non ti farò la torta, ma un bel piatto di frutta mista che ti piace tanto s씓La frutta non mi piace, preferisco il pollo con le patatine…”“Ma insomma, bambino insolente che non sei altro, adesso mi hai stancato”, ribatte infine la mamma tra urla esasperate, salite ormai a toni esacerbati. Soggiunge poi con voce ancor più sostenuta :“Adesso mando giù il papà a prenderti…te la darà lui la frutta!”“No la frutta no, voglio il dolce ed il formaggio…”“Bastaaa! Mangerai la pastasciutta che è già pronta sul piatto”D’un tratto, si apre la finestra del balcone di fianco, esce un signore distinto, vestito elegante in giacca e cravatta, il quale, con voce forte e roca, esclama :“E vai : il pranzo è servito!” , ed aziona un bottoncino rosso.Di colpo una ruota si mette a girare e si ode una musichetta simpatica che diverte fino allo spasso Gigetto, inducendolo a correre verso casa! La mamma, esterrefatta, resta immobile guardando la sua piccola peste che rientra.Buon appetito a tutti!