Regia: Daniele LuchettiCon: Riccardo Scamarcio, Elio Germano, Angela Finocchiaro, Luca ZingarettiDrammatico - Italia.Lo chiamano Accio, e poi si lamentano che diventa fascista! Lo mandano in seminario per rimediare e farne un democristiano, ma una fotografia di Marisa Allasio ignobilmente spacciatagli dal fratello riesce a fare il miracolo: persa la fede cristiana, abbraccia quella fascista. Dalla scuola-guida con il camerata Zingaretti, alla "scuola di vita" con la [di lui] moglie che lo iscrive al "partito dell'amore": è il percorso di un'anima tormentata, tra idee - poche, ma confuse: Flaiano avrebbe gradito - e ideali, in opposizione ad un fratello maggiore che si gode la vita e - da buon sindacalista - sfrutta il partito per meglio riuscire a godersela.Il film incomincia quando compare Elio Germano: abbiamo apprezzato l'uscita di scena del bambino, biascicante parole ubriache. E continua con un viso ed un sorriso francesi che, come nella vita, si innamorano di uno "stronzo" (Scamarcio, ingessato nel suo ruolo). Ottima prova, ancora una volta, per la Finocchiaro.Le poche scene davvero belle - su tutte, l'ultima "scazzottata" tra fratelli che si scioglie, finalmente, nell'abbraccio - ci fanno stendere un velo pietoso sull'Inno alla gioia di Beethoven trasformato in Bandiera rossa (con tanto di ridicoli cartelli); per il resto, la morale è nota, a chi vuol leggerla: nella provincia laziale, come nel resto d'Italia, mentre la sinistra fotte (letteralmente), la destra la prende "in der culo", sgobbando sui libri!
