The Fairy Round

Concerto e pensieri


Lo so che non ho detto nulla.Ma sabato e domenica appena passati…. Concerto.
Liuto, voce, viola da gamba e percussioni. Musica rinascimentale.In costume.Agata e Enrico (liuto/voce e percussioni - rispettivamente) erano vestiti in verde e oro – da nobili.Io… da locandiera (o qualcosa di simile).Ma credo fosse molto appropriato.Mi ci sono trovata a mio agio in quel vestito (salvo un paio di tentativi di caduta causa gonna troppo lunga….).E’ andata molto bene.Nonostante le poche prove.Il tamburo recuperato fortunosamente all’ultimo (Grazie Ra!), le corse, i mille imprevisti, e la grande stanchezza.Sono arrivata sul luogo del concerto talmente cotta (due giorni di lezioni a un master che mi agitava molto perché temevo di non essere “abbastanza” [invece è andato bene!] , un po’ di emozioni forti, mille e mille pensieri) da non essere neanche troppo agitata.Pensavo a Chopin – al parco di prima mattina – alla fortuna di aver potuto condividere la passione per la musica anche sul lavoro – alle scarpe rotte che fanno ridere – le insalate speciali – la voglia di sorrisi.E poi mi sono ritrovata in questo posto splendido.Un castello tutto affrescato.Con gente fantastica.Luminosa.Sorridente.Gente che è felice di essere lì con te, e te lo comunica, anche solo con uno sguardo.Che bello suonare lì.Che bello correre su è giù dagli scaloni, sbirciare il pubblico dalla finestra, ridere e scherzare.Ci hanno applaudito tantissimo.E ci rivogliono.(Ma davvero!!!! Non ci credo ma è così!)Bello...Non tanto per gli applausi in sé (che fanno piacere ci mancherebbe).Ma per l’idea di poter ancora far parte di quell’atmosfera magica.Come entrare in un quadro.Lì i problemi, i pensieri, le paure… tutto tace per qualche ora.Ci sei tu. E la musica.E va tutto bene.Vorrei che potesse essere sempre così.Perché diciamocelo. Non è che sia un bel periodo. Troppa stanchezza, troppi pensieri.Come diceva Ligabue. “A sbagliare sono bravissimo da me”. Io di più. Io di più.