The Fairy Round

La viola da gamba e l'arte del giardinaggio


Confessiamolo.Sono qui davanti al computer a bermi un bicchierino di bianco (Vernaccia di San Giminiano) come aperitivo.Me lo merito.Ho suonato talmente tanto da dovermi fermare perché le dita della mano sinistra mi facevano male al punto da non riuscire più a metterle sulla tastiera.Non mi era mai successo.Ma non lo dico per sottintendere: "Guarda che brava che sono - studio come un disperata".No, no.Lo dico proprio a significare che sono letteralmente disperata.Sono nella m... ehm... Sono in una situazione "un po' difficile" per un concerto.Devono avermi fatto il malocchio.Non sapendo che altro fare studio, studio studio.Non credo che serva più tanto, soprattutto per quanto non dipende da me, ma non posso fare altro al momento.Però davanti al fatto che ho dovuto desistere anche dallo studiare - causa forza maggiore (anche ora scrivo il post con la sola mano destra...), mi è proprio venuto un po' di scoraggiamento.Poi mi sono affacciata alla finestra.E sono passata alle (incredibilmente consolanti!) riflessioni filosofiche.Quando sono tormata dalle "vacanze", e tutto sembrava andare storto, ho piantato tanti semi di fiori nel vaso più grande che ho trovato.E stasera, quasi fosse un seganle, ho visto che stanno spuntando le prime foglioline.
Guardandole ho pensato (giuro che ancora non avevo toccato il bianco) che, forse, suonare le viola da gamba è un po' come fare giardinaggio.Si semina, poi bisogna avere pazienza.Costanza.Non perdere la speranza (fosse facile).Perché succedono cose che non vedi, ma che porteranno a grandi miracoli.
Ecco, continuo ad avere un male cane alle dita della mano sinistra, a essere nella m... in difficoltà per il concerto, a bermi il bianco.Però ogni tanto mi cade l'occhio fuori dalla finestre e, non so come mai, mi sento un po' meglio.Quasi.