Fritto misto...

Parola al Maestro...


Se per un istante Dio si dimenticasse che sono una marionetta di stoffae miregalasse un pezzo di vita, probabilmente non direi tutto quello chepenso,ma in definitiva penserei tutto quello che dico.Darei valore alle cose, non per quello che valgono, ma per quello chesignificano.Dormirei poco,sognerei di più, andrei quando gli altri si fermano, starei sveglioquandogli altri dormono,Ascolterei quando gli altri parlano e come gusterei un buon gelato alcioccolato!!Se Dio mi regalasse un pezzo di vita,vestirei semplicemente,mi sdraierei al sole lasciando scoperto non solamente il mio corpo maanche la mia anima.Dio mio, se io avessi un cuore, scriverei il mio odio sul ghiaccioe aspetterei che si sciogliesse al sole.Dipingereicon un sogno di Van Gogh sopra le stelle un poema di Benedetti euna canzonedi Serrat sarebbe la serenata che offrirei alla luna.Irrigherei con le mielacrime le rose, per sentire il dolore delle loro spine e il carnosobaciodei loro petali.Dio mio, se io avessi un pezzo di vitanon lascerei passareun solo giorno senza dire alla gente che amo, che la amo.Convincerei tuttigli uomini e le donne che sono i miei favoriti e vivrei innamoratodell'amore.Agli uomini proverei quanto sbagliano al pensare che smettono diinnamorarsi quando invecchiano,senza sapere che invecchiano quando smettono di innamorarsi.A un bambino gli darei le ali,ma lascerei che imparasse a volare da solo.Agli anziani insegnerei che la morte non arriva con lavecchiaia ma con la dimenticanza.Tante cose ho imparato da voi, gli Uomini!Ho imparato che tutto il mondo ama vivere sulla cima della montagna,senzasapere che la vera felicità sta nel risalire la scarpata.Ho imparato chequando un neonato stringe con il suo piccolo pugno, per la prima volta,ildito di suo padre, lo tiene stretto per sempre.Ho imparato che un uomo hail diritto di guardarne un altro dall'alto al basso solamente quandodeveaiutarlo ad alzarsi.Sono tante le cose che ho potuto imparare da voi, marealmente, non mi serviranno a molto, perché quando mi metteranno dentroquella valigia, infelicemente starò morendo.                     GABRIEL GARCIA MARQUEZ