Primo maggio, 25 aprile, pasquetta: da sempre sono i giorni dedicati alle escursioni, le gite fuori porta, i picnic con amici-fidanzati-parenti. Ma io sono un tipo alternativo (un po' per scelta, un po' di più per cause di forza maggiore...
) e ho scelto il giorno dopo per fare la mia bella scampagnata. Invece di andare il 25 aprile io, il cavaliere, suo fratello e relativa damigella siamo usciti il 26!E ho capito perché non bisogna MAI arrivare in ritardo!Avevamo tutto il prato per noi. Fantastico. Una distesa d'erba sconfinata, le montagne all'orizzonte, l'aria fresca e pura di montagna, il bosco che ti invita a fare romantiche passeggiate...
MAGARI!Il prato era disseminato degli avanzi di ogni singolo essere vivente che aveva calpestato quel suolo il giorno prima. Abbiamo ricostruito con esattezza il pranzo di ogni allegra famigliola o gruppo di amici.
E più o meno il menu era così composto: grigliata di carne (ogni due metri c'erano i resti del fuoco, più che un prato doveva sembrare un campo incendiato - qualcuno avrà pure chiamato i pompieri!); panini farciti con l'impossibile (e qui la fantasia potrebbe suggerire di tutto, ma non sono emersi resti particolarmente interessanti o bizzarri); e per concludere in allegria il pranzo noccioline, pistacchi, salatini e stuzzichini vari (che più che un prato di montagna, sembrava un bar dopo l'happy hour - alla faccia della natura incontaminata).Ma per fortuna, eravamo soli. Potevamo muoverci liberamente, giocare a pallavolo senza preoccuparci di beccare il vicino, correre liberamente senza inciampare nelle robe degli altri...
Non proprio! Data la mole sopra descritta di rifiuti sparsi ovunque, la zona era invasa dagli spazzini, che cercavano di rimediare come potevano ai disastri dei campeggiatori del giorno di festa (non posso dire campeggiatori della domenica, il 25 era martedì)! E così eravamo più legati che se fossimo andati nel giorno di folla.Ci restava solo la natura... Se non fosse stato per i cani randagi che facevano da sentinelle al bosco e ci impedivano di avvicinarci.
Non c'è stato verso di avvicinarsi (anche perché due su quattro svengono se si trovano un cane a meno di 10km di distanza).Abbiamo cercato di goderci il più possibile il nostro angolino di prato. Abbiamo steso la coperta e ci siamo sdraiati... e abbiamo scoperto anche tutto quello che hanno bevuto il giorno prima.
FIUMI DI BIRRA! Altro che il profumo dell'erba, se ti stendevi venivi travolto dall'odore di birra. Ci si poteva sbronzare solo restando 5 minuti distesi sull'erba!Oh, beh! Almeno c'era il sole.
Per la prima ora! Poi è comparsa una nuvola, poi due, poi una più nera... finché non ha piovuto!Io con le gite fuori porta ho chiuso!!!