LEI Lei che usava quelle frasi che spesso usano le donne e che fanno semplicemente parte di un coro :“il mio sogno è farmi una famiglia”“la fedelta’ è una questione di rispetto”“sono una persona un po’ particolare”“sono brava a dare consigli agli altri ma non a me stessa”Era fuggita da quello stereotipo, da quella categoria di donne totalmente inconsapevoli di essere sul cammino che ha come traguardo finale l’isterismo.Aveva capito l’importanza di trovare prima la propria strada a prescindere dagli altri. Pensare a se stessi non è egoismo, egoismo semmai è occuparsi solo di se stessi.
Io e lei ci siamo sempre sentiti, poi un giorno, durante uno dei mie viaggi ho scoperto che desideravo tornare a casa per raccontarle tutto cio’ che avevo vissuto, sentivo i continui richiami dell’anima verso di lei. Lei che appartiene a quella categoria di donne che, se non si è spinti dall’ossessione o dalla paura di perderle, non ti saziano mai. In quel periodo conteneva dentro di se’ una quantita’ d’amore che chiedeva solamente di poter vivere, di poter uscire. Ci sono persone che emotivamente sono come fontane, ti danno tutto cio’ che hanno dentro, altre come lei, sono come pozzi, la loro acqua è nascosta e protetta nel profondo e hanno bisogno di qualcuno che le aiuti a tirarla fuori.Non volevo che si innamorasse di me, ma che si innamorasse di lei, della vita. Un giorno mi ha confessato che quando stava con me si vedeva piu’ bella, l’unica cosa che potevo fare era farle vedere e capire la sua naturale bellezza.Un giorno piangendo mi disse “i tuoi discorsi sono belli, ma la realta’ è un’altra. Ha ragione mia madre, è meglio che la smetto di mettermi in testa cose strane e inizio a mettere la testa a posto”. Ecco nuovamente il carnefice, ecco la vittima. La rinuncia era la mela rossa e ascoltando il consiglio della madre stava per mangiarla.In quei giorni le sono stato vicino e l’ho convinta a non rinunciare.E’ stato uno dei giorni piu’ felici della mia vita, perche’ è nata la donna che sara’ tra poco la madre di Alice.Ieri sera , prima di fare la nostra passeggiata, io e lei abbiamo fatto l’amore. E’ stata l’ultima volta con il pancione, lei era al lavandino che sciacquava dei bicchieri e delle tazze e io non ho resistito, le sono arrivato da dietro, ho iniziato a baciarle il collo e le spalle mentre con la mano le sfioravo la pancia e poi le cosce. Le ho alzato il vestito e poco dopo ero dentro di lei. E’ stato eccitante il suo profumo, i suoi ansimi, il rumore dell’acqua.
Lei ha trentaquattro anni, chissa’ che meraviglia quando ne avra’ quaranta, quante cose nuove in piu’, il futuro è gia’ qui. Questa è la bellezza di una donna : quando è ragazza è un luogo, ma quando è una donna è un mondo.Fabio Volo
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