Pensieri & Parole

"Dagli amici mi guardi Iddio che dai nemici mi guardo io"...


E’ davvero imbarazzante. E’ imbarazzante dover giustificare a un opinione pubblica mondiale la posizione di un Italia che solo qualche mese fa ha accolto in pompa magna il dittatore libico Gheddafi, accettandone provocazioni e eccessi (attirando una lunga serie di critiche esterne come anche interne) mentre ora si trova a essere indicata da lui come la nazione sostenitrice, insieme agli Stati Uniti, della rivolta che si sta verificando nel suo paese.Direi che più che imbarazzante, questa situazione sarebbe ilare se non ci dovessimo confrontare con un paese sconvolto da unarivolta che sta avendo centinaia, forse migliaia di vittime e su cui aleggia lo spettro di una guerra civile.E nonostante l’evidente gravità della situazione, questa persona continua a nascondersi come un bambino dietro alla colpa data ad altri e continua imperterrito con le farneticazioni e dichiarazioni a cui, per fortuna, ormai crede solo lui. Diamine, quale immagine di leader carismatico e affidabile. Proprio l’interlocutore giusto per le diplomazie occidentali sempre alla ricerca di una figura forte e amica che si possa ergere a baluardo dell’estremismo islamico nel Maghreb. Se posso permettermi… ho sempre l'ho sempre ritenuto uno dei principali sostenitori del terrorismo di  matrice islamica in Libia e negli stati arabi in generale. Non credo abbia mai smesso di appoggiare l'estremismo islamico come faceva negli anni 70 e 80. L'embargo e la pressione internazionale di quegli anni gli hanno fatto cambiare tipo d'approccio al terrorismo,  ma non la rinuncia. Altro che leader illuminato... L’unica prerogativa che gli riconosco come tale è quella sua innata capacità di doppiogiochista e di abile sfruttatore anche della più piccola opportunità…Se penso poi che l’Italia è arrivata a impegnarsi a pagare alla Libia i danni per il nostro passato coloniale mi vengono i brividi (anche se in realtà sono certo fosse solo il pagamento di un vero e proprio ricatto legato al blocco dell’esodo dei clandestini verso le nostre coste… quando non lo si voglia considerare un “pizzo” concesso per poter continuare a ricevere il suo petrolio e il suo gas).Ma quale dannato risarcimento? Quando in Libia c’era Italo Balbo il paese prosperava… anche se petrolio e gas non erano ancora una risorsa scoperta e sfruttata… Anzi a dirla tutta è stato proprio Balbo ad avviare i primi sondaggi per i pozzi petroliferi, estraendo il primo oro nero (…che poi lo si volesse sfruttare noi, beh, sulla cosa possiamo aprire un’altra discussione… ma quello che sarebbe stato non lo sapremo mai). Saltando il periodo buio della guerra coloniale, combattuta nel disprezzo delle regole internazionali (ma non è ironica questa cosa? Pensare che ci sono regole definite per combattere una guerra… come se si stesse giocando a Risiko?) ma da entrambe le parti (noi usavamo il gas, loro la tortura e i proiettili dumdum), poi il periodo della presenza di Balbo come governatore della Libia è stato uno dei più prosperi per quel paese. Ha costruito strade, scuole, sistemi di irrigazione, favorito l’integrazione razziale. Insomma un governo illuminato… Niente a che vedere con la dittatura attuale, fatta a esclusivo vantaggio del rais e dei suoi protetti (anche se le ampie ricchezze del paese garantiscono alla Libia un buon reddito procapite…dovuto anche ai suoi pochi abitanti, attorno ai 6 milioni). E per questo dovremmo accettare di pagare un risarcimento di guerra ? E dovremmo unitamente chiudere gli occhi sui suoi deliri?Se l’occidente, per tenere a bada il pericolo del terrorismo estremista, deve contare su una figura di questo tipo, beh credo davvero che farebbe meglio a rinunciarvi e a cercare una diversa soluzione al problema piuttosto che favorire un governo canaglia come il suo. E spero bene che l’opinione pubblica internazionale voglia muoversi attivamente per fermare il massacro in Libia… O almeno che non ceda alla tentazione di aiutare Gheddafi a mantenere il suo trono nella paura di un peggiormaento della situazione. Spero che la fame di petrolio e gas naturale del nostro paese, di cui la Libia è uno dei maggior fornitori, non ci faccia chiudere gli occhi sulla realtà di sangue che la sta scuotendo insieme a tutto il nord Africa in generale. Magari sbaglierò, ma sa di buono... Mi ricorda molto l’ondata di rivolta che alla fine degli anni 80 ha cambiato radicalmente il profilo degli stati dell’est liberandoli dalla dominazione sovietica e dalle sue dittature. Spero possa accadere lo stesso nel Maghreb e che questa grande occasione non sia sprecata nel ritorno dell'estremismo peggiore, quello religioso. Ma per fare questo bisogna che i nostri politici non si perdano, come al solito, nelle loro lotte interne e mettano finalmente da parte rancori e dissapori vecchi e nuovi (non ne posso più di questi scandali sessuali o meno, per cui all'estero ormai siamo una barzelletta e di leader di fazioni avverse che cavalcano il momento usando questa situazione per attaccare i loro avversari, mentre invece sarebbe meglio anteporre all'avversario dei programmi politici validi e  produttivi invece che sterili attacchi sul piano personale, cosa che al di là del mio credo io abiuro...) e si attivino per far finire questa carneficina… Come diceva Fenelon “tutte le guerre sono civili perché tutti gli uomini sono fratelli"