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Per finta 1 Mag 11

Post n°180 pubblicato il 07 Novembre 2011 da Egure
 

 

 

Bambola,

non sono più sguardo di vetro i tuoi occhi.

Di mora le tue labbra premono e

mordono l'aria della vita

oltre i fiori del tuo allegro contagio.

Bambola, le mani

dalle mani non si mascherano più

di cartapesta e sul tuo

viso ora le dita di un altro gioco

si fanno alate su un cielo

di guance e umidi astri

nel panorama inedito

del tuo sentimento.


- William Adolphe Bouguereau, Rest at Harvest, 1865,Philbrook Museum of Art, Tulsa -

 
 
 

In corsa 28 apr 11

Post n°179 pubblicato il 07 Novembre 2011 da Egure
 

Salvador Dalì.


Le donne,

passanti nel bosco d'occhi d'uomini

calpestano

funi di forza e

file di strada su

una marcia che siede in bocca all'attimo e

le divora della carne

mentre le azzanna del giudizio;

ne imprigiona le intenzioni.

E cadono,

lenzuolo di foglie

per brama di un gioco appassito.

 

 
 
 

Rotte 28 aprile 2011

Post n°178 pubblicato il 07 Novembre 2011 da Egure
 

Sherpa scalatori

di rupi di cemento

e in vetta la ruggine di rabbia.

Esuli d'orme e cammino.

Migranti in mare fermo

deflagrano in pezze bianche

le macchie stinte

di Stige del proprio passato.

E il faro di vita

s'illumina di coscienza

sulle rotte perse.


- Katsushika Hokusai, particolare

di un manga del 1817, ninja scalatore -

 
 
 

La miniera della vita 25 apr 11

Post n°177 pubblicato il 05 Novembre 2011 da Egure
 
Tag: Pinakes

La donna è l'uomo più ricco del mondo.

Deruba la miniera di mente e palmi in ore di fumo,

e il gioiello del respiro

lo porta sempre al collo,

scalfito diamante dalla

caverna della nascita.


Nudi, gessetto.

 

 
 
 

Attraccare salpando 19 aprile 2011

Post n°176 pubblicato il 05 Novembre 2011 da Egure
 

 

Un girasole

intorno al volto.

Fusciacca radiante e

camera oscura,

chino collo e

fianchi di stagno

sul suolo del mio nome

per perderlo e partire

portando porti di pensiero.


(Gustave Caillebotte - Oarsmen 1877, olio su tela, collezione privata)

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: Egure
Data di creazione: 17/06/2005
 

MICHELANGELO,RIME

O notte, o dolce tempo, benchè nero,

con pace ogn'opra sempre'al fin assalta;

ben vede e ben intende chi t'esalta

e chi t'onor ha l'intelletto intero.


Tu mozzi e tronchi ogni stanco pensiero;

chè l'umid'ombra ogni quiet'appalta,

e dall'infima parte alla più alta

in sogno spesso porti, ov'ire spero.


O ombra del morir, per cui si ferma

ogni miseria, a l'alma, al cor nemica,

ultimo delli afflitti e buon rimedio;


tu rendi sana nostra carn'inferma

rasciughi i pianti e posi ogni fatica,

e furi a chi ben vive ogn'ira e tedio.

 

NON PAGO DI LEGGERE!

Si dice che la donna sia mutevole: è così: ma tu sei sempre tu nella tua mutevolezza,

come quel rivolo immutabile d'acqua che cade,

sempre uno dalla sorgente all'abbraccio nella palla immutabile sempre rinnovato e sempre

in moto dal principio alla fine miriade di gocce d'acqua e tu - per questo io ti amo - sei la cascata che pur muovendosi custodisce la forma.

Randolph Henry Ash, Ask to Embla.

 

VLADIMIR. V.MAJAKOVSKIJ


POESIE

 

 

DINO CAMPANA - BATTE BOTTE

Ne la nave

Che si scuote,

Con le navi che percuote

Di un'aurora

Sulla prora

Splende un occhio

Incandescente:

(Il mio passo

Solitario

Beve l'ombra

Per il Quai)

Ne la luce

Uniforme

Da le navi

A la citta'

Solo il passo

Che la notte

Solitario

Si percuote

Per la notte

Dalle navi

Solitario

Ripercuote:

Cosi' vasta

Cosi' ambigua

Per la notte

Cosi' pura!

L'acqua (il mare

Che n'esala?)

A le rotte

Ne la notte

Batte: cieco

Per le rotte

Dentro l'occhio

Disumano

De la notte

Di un destino

Ne la notte

Piu' lontanto

Per le rotte

De la notte

Il mio passo

Batte botte.

 

SAVE THE ARTIC - GREENPEACE

ANNA ACHMÀTOVA

POESIE  

Strinsi le mani sotto il velo oscuro...   
(Da
Sera)
 

Strinsi le mani sotto il velo oscuro...
“Perché oggi sei pallida?”
Perché d’agra tristezza
l’ho abbeverato fino ad ubriacarlo.

 

 

 

Come dimenticare? Uscì vacillando,
sulla bocca una smorfia di dolore...
Corsi senza sfiorare la ringhiera,
corsi dietro di lui fino al portone.

Soffocando, gridai: “E’ stato tutto
uno scherzo. Muoio se te ne vai”.
Lui sorrise calmo, crudele
e mi disse: “Non startene al vento.”

1911

 

SIRIA 2012

Profezia


Alla patria scavata nella nostra vita come la tomba

alla patria narcotizzata, assassinata

giunge dal nostro letargo millenario, dalla nostra storia paralizzata

un sole non venerato

che ucciderà il signore delle sabbie e delle cavallette,

il tempo che germoglia nel suo deserto

che rinsecchisce nel suo deserto

come la creazione

un sole che ama la strage e la distruzione

si leva dietro questo ponte.

(Adonis)

 

IL COLORE DEL MELOGRANO.

Il colore del melograno.

1968, regia di Sergei Paradzanov.

"Palazzi di cera del mio amore,

come salvarli dalla tua fiamma rossa?"

-Poesia armena medievale-

 

 

ASSOCIAZIONE COLTIVIAMO LA CULTURA IN GENERE

ASSOCIAZIONE DALLA LETTERATURA AI DIRITTI UMANI

COLTIVIAMO LA CULTURA IN GENERE

 

 
 

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