Alla ricerca

VUOTO


La pagina di Vangelo di oggi, giorno di Pasqua racconta proprio la scena del mancato ritrovamento del corpo di Gesù: il sepolcro è vuoto!Il vero protagonista della narrazione è lui, il grande assente: il Crocifisso Risorto!Descrivendo la scena l’evangelista Giovanni ci tiene a sottolineare che la scena ha inizio quando ancora era buio… segno che sono presenti ancora delle tenebre, forze oscure che vorrebbero impedire alla luce del Risorto di splendere!Quelle tenebre sono ancora presenti nel cuore dei discepoli…(e forse anche in ciascuno di noi).Ma il primo passo per diradare le tenebre dal cuore sembra essere paradossalmente l’esperienza di un vuoto, di un’assenza: Gesù non è lì dove ci si aspetta, nel sepolcro…Chi di noi, almeno una volta in vita, non ha fatto esperienza del vuoto, di un’assenza?!Quante volte ci rivolgiamo a Lui nei momenti di fatica, nei giorni di dolore e gli diciamo: dove sei? Dove sei sparito? Dove ti sei cacciato? Perché mi lascia solo? Perché mi hai abbandonato?Di fronte a un tale vuoto, a questa assenza c’è il pericolo di bloccarci, di perdere la pace, mettere addirittura in crisi la nostra fede…È l’esperienza di Maria di Magdala che si reca al sepolcro di mattina, ma quando ancora era notte non solo fuori, ma anche dentro di lei…È lei che da sola e per prima si reca al sepolcro di Gesù e lo fa solo per affetto: per affetto ha seguito Gesù sino ai piedi della Croce e ora per affetto torna a piangere il corpo del suo Signore. Il suo è un atto di amore gratuito e sincero: eppure deve ancora maturare fino a consentire di riconoscere il Risorto!Di fronte a quel vuoto, a quella assenza… non sa capire, non sa andare oltre e torna indietro, va a dire ai discepoli che “hanno portato via il Signore”…L’evangelista Giovanni sembra voler esprimere così la sua catechesi: di fronte ad un tale vuoto, il discepolo non deve disperare, ma deve piuttosto avviare una nuova ricerca di Gesù, sia pur affannosa e drammatica…Ed è solo l’amore che rende dinamici, che mette in moto tutte le energie buone del cuore, anche di fronte ad un’apparente sconfitta.È quello che accade ai discepoli Pietro e Giovanni che si mettono sulle tracce di Gesù, vanno alla ricerca! È arrivati al sepolcro vedendolo vuoto non si bloccano, non tornano indietro angosciati e smarriti, ma sanno andare oltre… riconoscono che quel vuoto, quella assenza dicono la realtà più bella e più grande che mai avrebbero potuto sognare: Cristo era risorto! Capiscono che quella di Gesù era un’assenza giustificata… non li aveva lasciati soli, non li aveva abbandonati, ma li “precedeva in Galilea” (come diceva il Vangelo della Veglia pasquale).L’augurio che faccio a ciascuno di noi è allora questo:nei momenti e nei luoghi in cui non sentiamo presente o non troviamo Lui… quando nel dolore o nella prova ci sentiamo abbandonati…non blocchiamoci, nessuno di noi si chiuda nel proprio dolore, nel dubbio o nell’incomprensione, ma mossi dall’amore, con grande speranza, ciascuno di noi possa davvero muoversi sulle tracce del Cristo risorto! Allora scopriremo, con rinnovata gioia, che proprio dove prima lo pensavamo assente… Lui ci ha preceduto! Ci precede in Galilea, ci precede nelle nostre croci, vive prima di noi i nostri momenti di smarrimento, vive prima di noi i nostri momenti di sconforto, ci precede nelle giornate di buio e di sofferenza… e non solo perché vuole prendere parte alla nostra vita, ma perché in quel buio vuole portare la luce della sua presenza, quella nova luce che anche ieri durante la Veglia ha vinto le tenebre della notte!Auguro una buona Pasqua a tutti nel senso più vero del termine!Auguro a tutti di poter intraprendere, o iniziare di nuovo, quel cammino di ricerca personale e comunitaria sulle tracce del Signore risorto! Per fare, così, esperienza concreta, nella vita di ciascuno, che esiste una possibilità oltre ogni fallimento, oltre il dolore e il limite, anche oltre il limite supremo della morte…Che la storia di ciascuno di noi segnata spesso anche da capitoli bui e dolorosi possa, attraverso la luce della Pasqua, assumere una nuova prospettiva: quella di una storia visitata da Dio!Buona Pasqua a tutti!