Alla ricerca

Post N° 96


Nella prima settimana di settembre, dopo un'estate intensa di attività, campi estivi con ragazzi/e di varie età e altre esperienze pastorali... sono riuscito a trascorrere 4 giorni al mare!Che sia un innamorato del mare non è una novità! (Inizia proprio così il post n° 64 scritto nel maggio 2007; ma del mare parla anche il post n° 2 del febbraio 2006).Sono stati giorni di relax e ricarica!Ogni giorno avevo due appuntamenti fissi: dal mio posto ombrellone, mi alzavo dal lettino e andavo a sedermi sopra a degli scogli che entravano per una ventina di metri nel mare.Bellissimo nuotare, riposante prendere il sole ascoltando musica, ma stare seduto a contemplare il mare… ahhh!Il vento che mi sfiora, l’infrangersi delle onde sugli scogli sono note che producono una meravigliosa musica in me!Voglio ricordare semplicemente una tra le tante riflessioni che affioravano dal mio animo:Pensavo al mare come immagine della vita.Ebbene nel mare della vita ci sono persone che assomigliano alle barche o alle navi.Solcano il mare, sperano di trovare sempre il mare calmo, affrontano magari anche le tempeste e si dirigono verso la meta che desiderano.Mi chiedevo: ma questi che usano del mare per arrivare dove vogliono…conoscono il mare? Forse hanno studiato i comportamenti del mare per il loro fine… Ma nel mare, in quello profondo ci sono mai stati? Hanno mai provato a scendere in fondo al mare per vedere gli scenari meravigliosi che nasconde?Resto sempre più impressionato nel constatare durante la confessione o chiacchierando con adolescenti e giovani… come la superficialità sia una malattia in serio aumento!Che fatica trovare ragazzi e giovani con il desiderio di scendere in profondità!Sembrano accontentarsi di navigare la vita, scivolando sulla superficie del mare, ma non sono interessati (o semplicemente hanno paura o non sanno come fare) ad indossare l’attrezzatura da sub e calarsi nelle profondità del mare!Eppure, in fondo al mare, ci sono scenari meravigliosi, colori e paesaggi bellissimi!Basterebbe scendere… ma non basta un tuffo, non basta una nuotata…Scendere in profondità nella vita, andare a scoprire cosa ci sta sotto, chiedersi da dove vengo, dove vado…, il senso della vita!Chi si accontenta di vivere superficialmente, rischia di vivere in modo superficiale anche i rapporti più belli con le persone che ama… ma si potrebbe chiamare questo vero amore?Può dire di possedere la vita in pienezza, chi non sa essere una persona profonda? Non credo, come non può dire di possedere il mare in pienezza se si accontenta di sfioralo con la sua barca, o di giocare con lui sul bagnasciuga!Più una persona è profonda… più avrà spazio dentro di sé per coltivare l’amore da donare alla persona che ama! Più è profonda più avrà spazio per accogliere chi gli chiede un aiuto o una semplice amicizia. Più una persona è profonda, più sentirà di vivere la vita in pienezza!Insomma per citare il titolo di 2 canzoni si potrebbe concludere così:ognuno di noi dovrebbe fare uno “strano percorso” (Max Pezzali) quello “dalla pelle al cuore” (Antonello Venditti)… dalla superficie.. alla profondità!dLupin