OUR blue WORLD

Alaska e il resto del mondo


Si sa che la maggior parte di voi pensa che le risorse del nostro pianeta sono infinite (come "l'oro blu", petrolio, ossigeno, vegetazione ecc.) ma non è così. I grandi ghiacciai dell'Alaska, così come quelli del Karakorum e del Caucaso, delle Ande e delle Alpi, sono le prime e più evidenti vittime dell'effetto serra. L'aumento della temperatura in atmosfera, oggi calcolato attorno a 0,8 °C rispetto al 1880, è causa dello scioglimento dei ghiacci. Si sa che i ghiacci artici e antartici c'è una diminuzione della superficie coperta al Polo nord, e dei singoli ghiacciai dalle Alpi alle Ande. Secondo Roman Motyka dell'UFA (University Fairbanks Alaska), la sola disgregazione della calotta di Glacier Bay, in Alaska, ha comportato una perdita di 3.450 chilometri cubi di ghiaccio, che equivale a un innalzamento degli oceani di circa 1 centimetro.  La stessa sorte è toccata ad altre distese di ghiaccio, come quelle del centro dell'Asia e del Sud America. Secondo la Environmental protection agency degli Stati Uniti, dalla metà degli anni Quaranta al 2012 i ghiacciai del mondo sono diminuiti di oltre 27 metri di acqua equivalente. E questa diminuzione è andata accelerando dagli anni Settanta. Insomma, non tutto lo scioglimento è dovuto all'uomo, ma, la nostra "responsabilità" è aumentata del 25% dal 1851 ad adesso, come riporta un articolo uscito per la rivista Science ad agosto 2014. E se limitiamo l'analisi agli anni dal 1991 al 2010 possiamo dire che i ghiacci si sono sciolti per "colpa umana" con una probabilità del 69%.