Facile...

Eravamo così...


Jean:Sembra ieri che giocavo nel cortile con i miei amichetti ,le urla dei genitori dai balconi per farti salir su a mangiare e lavarti l'unico problema allora era a cosa giocare se a calcio o nascondino e giù le litigate per far le squadre o per chi toccava la conta. ora ti incontri con qualche capello in meno e per di più qualcuno bianco magari con qualche chilo in pù ,la voce cambiata, ti fermi parli quasi come se fossi un estraneo parli dei problemi e poi scappi. ti fermi e pensi come e corsa la vita vedi i tuoi genitori invecchiare e la vita passare velocemente. voglio tornare bambino con quel tempo che sembrava non passare maiio: e le serate in piazza a dire stupidaggini a fare notte con un frisbee una palla e un cd senza tante minchiate e supercellulari. un litigio, una parola in piu , e poi di nuovo amici e complici. una bevuta in un garage senza fronzoli, il tasso di alcool alle stelle e la bici a mano ragionando sul perchè della vita.due vaffanculo al cb per il lineare che copriva anche le nuvole, un vaffanculo e un sorriso il giorno dopo. ora si che è tutto serio, ma è bello essere per un attimo peter pan amico mio, fa bene all'anima, perchè siamo cresciuti dal niente con niente e siamo pieni di valori, ricordi, amore e rispetto. se ci si vede per strada ci si saluta con un abbraccio e, anche se in mezzo al traffico, riconosciamo un posto buono per ricordare qualcosa senza perdere tempo a rimproverarci per non esserci chiamati. altri tempi amico mio. ma gran bagaglio di meraviglie.