Solo per te

Ti sento


Almeno credo.Mi pare di avvertire i tuoi movimenti nella mia pancia.Da qualche giorno ti fai sentire come fossi un pesciolino.La sensazione e' anche quella di quando in macchina prendi prima una discesa repentina e poi una salita, e' una specie di vuoto. E invece sei tu, che mi riempi la pancia e la testa.Sai che da quando ci sei non ho piu' voglia di lavorare?E' come se per ora mi bastasse questa condizione di donna incinta.Tu hai preso tutto.Mi fai sorridere, prima i miei discorsi sulle donne moderne, al passo con i tempi e con le loro ambizioni e poi mi sciolgo alla sola idea di custodirti. E tutto il resto cessa di esistere.Mi annoia. Tu no invece, tu mai.Pensavo, vorrei che l'Italia fosse il tuo paese, che tu ti sentissi prima di tutto italiano, che non avessi dubbi. Eppure so che se nascerai (nascerai?) qui e crescerai qui, sarai statunitense piu' che italiano. Sarai qualcosa in piu' di me che per scelta ho lasciato il mio paese, ma che non ho mai fatto di quest'altro paese qui la mia casa. Negli USA io mi sento ospite, questa citta' mi e' familiare eppure non mi appartiene. Quando invece con l'aereo arriviamo sopra a Fiumicino, quello che vedo, gli alberi e le macchine e le nuvole, io tutto quello lo sento mio. Come se mi parlasse, se mi toccasse. Arrivo nel mio paese, quello in cui posso essere in pantofole. Qui invece sono in trincea. Eppure, piccolo mio, l'America e' un paese adatto per una donna. Qui non c'e' il maschilismo che sta di la', qui non c'e' il berlusconismo, non ci sono neppure la volgarita' e l'arroganza che in Italia ormai dilagano. Qui la donna non partorisce con dolore, qui il dolore e' un inconveniente da abbattere, qui la legge 40 non esiste, qui sono piu' civili, e mi brucia dirlo.Bambino mio, spero che saprai prendere il meglio di questi due paesi, ma spero che il tuo cuore sara' un po' di piu' italiano.