Mi piace andare a scuola, entrare in aula e lavorare con i miei allievi, ma domani non vado. Mi sembrerà strano stare a casa, correggerò compiti arretrati, scriverò compiti per venerdì', preparerò lezioni. Uno dei miei bambini, quello che va alle elementari, sarà a casa perchè le lezioni sono sospese: la sua scuola chiude perchè maestri e maestre, a ragione, protestano, non ce la fanno più di vedersi tagliare fondi, ore e personale in modo indiscriminato e senza un progetto. Io sono con loro: se c'è da risparmiare è meglio risparmiare da altre parti. Sulla scuola no, per favore! Io ho avuto una sola maestra che mi ha insegnato quasi tutto: le devo tantissimo, mi ha offerto una reale possibilità di crescere e di imparare. Ma nella classe di allora non c'era un bimbo che non fosse del paesino, non esistevano i computers e non bisognava sapere l'inglese. Chissà cosa farebbe la mia cara maestra che, ironia della sorte, si chiama Stellina, con le classi dei miei bambini!In casa mia non c'era un libro, i miei genitori non avevano concluso le elementari e io sono arrivata fino al dottorato di ricerca: lo devo alla maestra Stellina e a questa benedetta scuola pubblica dove ora lavoro come insegnante. Sono orgogliosa di insegnare nella scuola pubblica e vorrei offrire ad ognuno dei miei allievi le occasioni migliori: non a chi a più mezzi per pagarsi una scuola privata, ma a chi ha più talento, più intelligenza, a chi merita di più di crescere e imparare. Domani quindi sto a casa, a malavoglia, perchè mi piace andare in classe. Rispetto le leggi dello Stato, le applico ed insegno ai ragazzi a rispettarle, ma sto a casa per dire NO A QUESTA LEGGE SULLA SCUOLA.
Domani non vado a scuola.
Mi piace andare a scuola, entrare in aula e lavorare con i miei allievi, ma domani non vado. Mi sembrerà strano stare a casa, correggerò compiti arretrati, scriverò compiti per venerdì', preparerò lezioni. Uno dei miei bambini, quello che va alle elementari, sarà a casa perchè le lezioni sono sospese: la sua scuola chiude perchè maestri e maestre, a ragione, protestano, non ce la fanno più di vedersi tagliare fondi, ore e personale in modo indiscriminato e senza un progetto. Io sono con loro: se c'è da risparmiare è meglio risparmiare da altre parti. Sulla scuola no, per favore! Io ho avuto una sola maestra che mi ha insegnato quasi tutto: le devo tantissimo, mi ha offerto una reale possibilità di crescere e di imparare. Ma nella classe di allora non c'era un bimbo che non fosse del paesino, non esistevano i computers e non bisognava sapere l'inglese. Chissà cosa farebbe la mia cara maestra che, ironia della sorte, si chiama Stellina, con le classi dei miei bambini!In casa mia non c'era un libro, i miei genitori non avevano concluso le elementari e io sono arrivata fino al dottorato di ricerca: lo devo alla maestra Stellina e a questa benedetta scuola pubblica dove ora lavoro come insegnante. Sono orgogliosa di insegnare nella scuola pubblica e vorrei offrire ad ognuno dei miei allievi le occasioni migliori: non a chi a più mezzi per pagarsi una scuola privata, ma a chi ha più talento, più intelligenza, a chi merita di più di crescere e imparare. Domani quindi sto a casa, a malavoglia, perchè mi piace andare in classe. Rispetto le leggi dello Stato, le applico ed insegno ai ragazzi a rispettarle, ma sto a casa per dire NO A QUESTA LEGGE SULLA SCUOLA.