Innanzitutto anno bisestile, il chè non rallegra affatto, poi sicuramente in primis verrà ricordato come l’anno del “YES WE CAN”, la telenovelas infinita Americana che in 11 mesi ha
portato alla vittoria, dopo 8 anni, un Democratico, giovane e per giunta nero… Favoloso! In tema di telenovelas e di colori, ricorderemo sicuramente un’Italiana in Gallia, Carla Bruni diventa première Dame sposando Nicola Sarcozy.
Sul filone “Yes we can” abbiamo capito che una showgirl può diventare Ministro e un Politico può vincere un reality trionfalmente e che poi questi italiani non sono propri degli ottusi, che una cassiera diventa una regina del pop sbaragliando chi si fa il mazzo da anni, che i 30enni italiani sono bamboccioni e gli impiegati statali dei fannulloni, che rischiamo di
morire per capire come siamo nati, che Roma e Venezia non
sono poi tanto diverse, che dopo 14 anni abbiamo sempre lo stesso Presidente del consiglio mentre Castro abdica, che mentre il Petrolio sale a € 1,50 e Napoli è sommersa dai rifiuti, in Tibet se le danno di santa ragione. Sicuramente poi ricorderemo il giornalista irakeno che ha 44 di piede e che Bush è un agile vecchietto, la crisi economica più grande degli ultimi tempi, e la frase che tutti ci hanno detto almeno una volta in questo anno: “si stava meglio quando si stava peggio!”
