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Miss Italia, tempio di bellezza e pubblicità. Miss Marchetta.


Ma la Mia Miss non vince mai?Finisce anche quest'anno Miss Italia, incoronata una ragazza calabrese di centoottantaseicentimetri che seppur cercando di nascondere il suo accento non ci riesce e alla grande, ma almeno ci risparmia parole come soppressata, peperoncino e 'nduja (...adoro i calabresi!). Che sia stata la preferita di ogniuno o no ce ne frega poco, perchè oramai è Miss Italia e va bene a tutti, anche se avevo puntato su altri cavalli o meglio puledre. Indubbiamente l'edizione di quest'anno è stata più fluida (talmente tanto che la prima serata si è spalmata su 5 ore e più di diretta) e meno pesante (60 invece di 100 ragazze, 3 serate invece che 5, e più spettacolo), ma benchè autori e conduttrice (Milly Carlucci la prima donna a condurre) volevano chiamare le ragazze con nome e non con numero, il codice di televoto era segno di riconoscimento e quindi W la 39! Altro aspetto di Miss Italia è quello dei titoli d'elezione, così ogni Miss Regione diventa Miss Regione Cotonella, Miss Sash, Miss Rocchetta, Miss Agos, Miss Tv Sorrisi e Canzoni, Miss Deborah, e Miss Pegeaut, che sia pubblicità più che sponsor lo si capisce e lo si sente nell'aria, già dal fatto che il palazzetto ospitante si chiami Pala-Cotonella e che ogni 2x3 il conduttore di turno elogi paesaggi, gente, luoghi e terme di SalsoMaggiore e Tabiano. Evvabbè va bene a voi, va bene a tutti.