Il Santo Roditore

Detenuto in attesa di giudizio (parte 1)


Cap.I PrologoSembrava una serata del tutto normale quella,una serata che potremmo definire “routinaria”: io,la mia gentile consorte distesi nel letto,il nostro cane accucciato ai piedi e “porta a porta” in tv.Insomma una serata come tante di un tiepido settembre di fine estate.Poi, qualcosa accadde: preceduto dal sommesso latrare del cane, qualcuno suono’ alla porta.”Strano”- mi dissi-“non mi sembra ora di visite”.Quindi, babucce ai piedi,mi avviai alla porta,forse in cuor mio speravo fosse la vicina di casa,quella caruccia, con motivazioni del tipo “ Scusa il disturbo, lo so,non e’ l’ora giusta..ma..avresti del bicarbonato?Mi e’ finito e ho un attacco di acidita’ corrosiva allo stomaco”.Sbirciai allo spioncino e ci vidi qualcuno,facce sconosciute e ,per dirla tutta ,nemmeno tanto rassicuranti.Lo scampanellio divento’ ancora piu’ insistente,accompagnato ,stavolta ,da vigorosi colpi alla porta.Apro e mi ritrovo davanti 3 persone:”E’ lei il Topo?”-dice uno di quelli-“ In persona”-aggiungo io- “Ci segua in questura”-dice quello sventolandomi in faccia un foglio-“Lei e’ in arresto, io sono l’ispettore Calzamara della squadra mobile”,” E io sono l’appuntato Mancuso,minchiaaaaa patente e librettooooo”- aggiunge un altro con faccia ringhiosa e bava alla bocca “Buono Mancuso..buono..”- aggiunge l’ispettore come a calmare l’intemperante collega -“Sto stronzo ce lo cuciniamo per benino dopo, non adesso”.Cado dalle nuvole:” Ma...ma... io non ho fatto nulla...ci dev’essere un errore!”-“Niente storie, prenda le sue robe e ci segua!”.Alle spalle compare mia moglie,in bigodini e babucce ,una faccia tra l’assonnato e il perplesso ,” Che succede?”-chiede-“ Nulla tesoro..nulla...i gentili signori qui vogliono arrestarmi”. “Stronzooooo ...te l’ho sempre detto che non devi parcheggiare la macchina in seconda fila....non cambi mai, sei la mia rovinaaaaaaaaaaa”grida, prendendomi a mattarellate.-“Posso sapere di che mi si accusa?”-“Questo non e’ dato sapere,non al momento almeno,se la vedra’ il GIP una volta in questura.Ma per quello che posso dirle lei e’ nei guai..guai grossi!!”Mi sento confuso..sembra un incubo ma e’ realta’.So per certo di non aver commesso alcunche’(almeno cosi’ pernso), ma vengo accusato di chissa’quali orribili nefandezze.Prendo le mie misere robe,vestiti,calzini,mutande, poi altro che potrebbe rendere la mia vita da recluso un attimino  piu’ umana: un libro di cucina microbiotica, la biografia di Schifani , un cd di Marco Masini, e mi avvio mesto verso il cellulare della polizia che mi portera’ all’inferno.Dietro di me l’appuntato Mancuso continua a ringhiare a stento trattenuto dai colleghi: “ Minchiaaaa patente e libretto, patente e libretttooooooooo “.......Fine capitolo 1.Il seguito alla prossima puntata.