Rilassati..e Sogna..

Sono un Pescatore di Sogni, Vivo solo di Emozioni: la mia Bussola è il Cuore... per Navigare negli Oceani della Vita...

Creato da tomy10 il 17/12/2011

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PROFUMO DI DONNA.......

Post n°12 pubblicato il 12 Maggio 2013 da tomy10
Foto di tomy10

Ogni donna è un profumo, un intero alfabeto composto da essenze che si tramutano in balsamo per le narici del proprio uomo.

Una scia, un linguaggio muto, sempre diverso ma soprattutto unico per ognuno di noi. La costante è che ogni profumo cerca per se una pelle che lo voglia indossare, un olfatto che ne capisca il linguaggio, una mente in cui accendere il ricordo di una sensazione ad ogni spruzzo.

Quante ampolle, boccette, flaconcini e bottigliette di prezioso rivestiste, trasferite da un posto all’altro con fredda indifferenza, perché uomini dalle sorde narici non sanno più cogliere il loro effluvio.

Continueranno a nascere donne profumate, speranzose di incontrare uomini che sapranno leggere come un libro il loro odore....

 
 
 

Se guardi bene vedrai l'atteso spiraglio di luce, che palesemnte non vedi, ma con il tempo capirai.......

Post n°11 pubblicato il 19 Novembre 2012 da tomy10
Foto di tomy10

Due angeli in viaggio fecero una sosta, per passare la notte, nella casa di una famiglia benestante. Questa famiglia si dimostrò scortese e rifiutò di accogliere gli angeli nella camera degli ospiti della casa padronale. Fù loro accordato, invece, un piccolo posticino nel freddo della cantina. Quando fecero per sdraiarsi sul duropavimento, l’angelo più anziano vide un buco nella parete e lo riparò. Quando l’angelo più giovane chiese il perchè quello più anziano rispose "Le cose non sempre sono come sembrano" . La notte successiva, i due angeli trovarono ospitalità nella casa di un contadino e di sua moglie, poveri ma molto ospitali. Dopo aver condiviso con i due angeli il poco cibo che avevano, il contadino e sua moglie fecero dormire i due angeli nel loro letto, dove dormirono beatamente. Il mattino dopo, con il sorgere di un sole radioso, i due angeli trovarono il contadino e sua moglie in lacrime. La loro unica mucca, il cui latte era il loro unico sostentamento, era stesa morta sul prato. L’angelo più giovane s’arrabbiò e chiese a quello più anziano perchè egli aveva lasciato accadere tutto ciò? "La prima famiglia aveva tutto e ciò nonostante l’hai aiutata" disse in tono accusatorio "La seconda famiglia aveva ben poco e tu gli hai lasciato morire la mucca". "Le cose non sempre sono comesembrano" disse l’angelo più anziano. "Quando noi riposavamo nella fredda cantina della casa padronale, mi accorsi che c’era dell’oro nel buco della parete. Poichè il proprietario era così ingordo ed avaro e non voleva condividere la sua buona sorte, ho sigillato la parete affinchè egli non potesse più trovarlo. Quando noi dormivamo la notte scorsa nel letto del contadino, vidi l’angelo della morte venire a prendere sua moglie. Al suo posto gli ho dato la mucca."........

 
 
 

L'ALBERO DELLA VITA........" TU ".......

Post n°10 pubblicato il 19 Novembre 2012 da tomy10
Foto di tomy10

C'era una volta un giovane ramo di un grande albero.
Era nato in primavera, tra il tepore dell'aria e il canto degli uccelli.
In mezzo all'aria, alle lunghe giornate estive, al sole caldo, alle notti frizzanti, trascorse i suoi primi mesi di vita.
Era felice: aveva foglie bellissime, e, poi, erano sopraggiunti fiori colorati ad adornarlo e, dopo ancora, grandi frutti succosi di cui tutti gli uccelli del cielo potevano nutrirsi.
Ma un giorno cominciò a sentirsi stanco: era settembre...
I frutti si staccarono, le foglie cominciarono a cambiare colore divenivano sempre più pallide...
Addirittura, di tanto in tanto il vento se ne portava via qualcuna.
Venne la pioggia e poi l'aria fredda, e il ramo si sentiva sempre peggio: non capiva cosa stesse succedendo.
In pochi giorni e in poche notti si trovò spoglio, infreddolito, completamente solo.
Rimase così qualche tempo fin quando non capì che non poteva far altro che mettersi a cercare i suoi fiori, le sue foglie, i suoi frutti per poter di nuovo stare insieme a loro.
"Devo darmi da fare", disse risoluto tra sé e sé.
Cominciò allora, a chiedere aiuto a tutti i suoi amici.
Si rivolse dapprima al Mattino: "Sono solo e infreddolito, ho perso tutte le mie foglie, sai dove le posso trovare?".
Il Mattino rispose "Ci sono alberi che ne hanno tante, prova a chiedere a loro".
Si rivolse a quegli alberi: "Sono solo e infreddolito, ho perso tutte le mie foglie, sapete dirmi dove le posso trovare?".
Gli alberi risposero: "Noi le abbiamo sempre avute, prova a chiedere agli alberi uguali a te".
Si rivolse ai rami spogli come lui. "Abbiamo tanto freddo anche noi, non sappiamo cosa dirti...", gli risposero.
Queste parole lo fecero sentire meno solo. Si disse che, se avesse ritrovato le foglie, sarebbe subito corso dai suoi simili a rivelare il luogo in cui si trovavano.
Continuò la sua ricerca e chiese al Vento.
"Io le foglie le porto solo via è la pioggia che le fa crescere", disse il Vento a gran voce. Si rivolse alla Pioggia. "Le farò crescere a suo tempo", gli disse la pioggia tintinnando. Si rivolse allora al Tempo. "Io so tante cose", gli disse con voce profonda. "Il Tempo aggiusta tutto, non ti preoccupare occorrono tanti giorni e tante notti".
Si rivolse alla Notte, ma la Notte tacque e lo invitò a riposare.
Si sentiva infatti molto stanco.
Mentre stava per addormentarsi uno gnomo passò di là. Al vedere quel ramo così spoglio e infreddolito, dal freddo e dalle intemperie si fermò e un po' preoccupato, gli chiese cosa stesse succedendo. Il ramo gli raccontò tutta la sua storia. Lo gnomo stette con lui, si fermò nel suo silenzio, lo ascoltò, sentì il suo dolore. Allora il ramo parlò ancora e disse: "Mi è sembrato di chiudere gli occhi e dopo averli riaperti non ho più trovato le mie foglie, non sono stato più capace di vederle".
Lo gnomo pensò a lungo, poi capì: si tolse gli occhiali e li posò sul naso del ramo, spiegandogli che erano occhiali magici che servivano per guardare dentro di sè. Il ramo, allora, apri bene gli occhi e... meraviglia...
Vide che dentro di sé qualcosa si muoveva, sentiva un rumore, vedeva qualcosa circolare provò ad ascoltare, guardò a fondo: era linfa', linfa viva che si muoveva in lui.
Incredulo disse allo gnomo ciò che vedeva. Lo gnomo gli spiegò che le foglie, i fiori, e i frutti, nascono grazie alla linfa oltre che al caldo sole, all'aria di primavera e alla pioggia.
"Se hai linfa dentro di te hai tutto", gli disse, "Non occorre chiedere più nulla a nessuno ma insieme all'acqua, alla luce, all'aria, agli altri rami, le foglie rinasceranno: le hai già dentro".
Il ramo, immediatamente si sentì più forte, rinvigorì: aveva la linfa in sé, non doveva più chiedere consigli, gli bastava lasciar vivere la linfa' che circolava in lui.
La linfa da cui un giorno, sarebbero rinate le amiche foglie...............

 
 
 

La forza di un sorriso per qualcosa di bello...

Post n°9 pubblicato il 25 Febbraio 2012 da tomy10
Foto di tomy10

Chiudi gli occhi.. non guardare dietro.. potresti ricordare qualcosa di bello che non tornerà... chiudi gli occhi.. non guardare avanti... potresti immaginare qualcosa di bello che non arriverà.. chiudi gli occhi e aprili solo quando avrai la forza di guardare dietro senza piangere e andare avanti sorridendo...

 
 
 

Post N° 8

Post n°8 pubblicato il 14 Gennaio 2012 da tomy10
Foto di tomy10

Sai, c'è qualcosa che proprio quando stai bene ti fa stare male, quella cosa si chiama silenzio...
è come se all'improvviso nessuno più ti pensi, e stai male.. Vorresti piangere ma non ci riesci, ti senti abbandonato dalla vita... ma alla fine, scoraggiato, ti lascerai cullare dal silenzio
che piano piano diventerà tuo amico, e pilastro su cui tentare di risalire verso la luce del cuore...
alla fine preferirai il silenzio che il rumore del mondo attorno a te, che purtroppo sa solo giudicare,senza nemmeno ascoltare quel silenzio, maestro di vita

 
 
 
 
 

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