Forza Juve

Post N° 341


ANCORA UN ARTICOLO SUGLI ONESTIIl 16 maggio 2008 Domenico Brescia, il sarto inter-cettato mentre parlava con alcuni giocatori dell'Inter e con l'allenatore Roberto Mancini, è stato fermato per traffico di droga dai carabinieri del Ros su disposizione del pm Marcello Musso. Insieme a Brescia sono state arrestate altre quattro persone tutte di Milano: Marco Brunetti, detto 'Beo', 30 anni, Francesco Castriotta, 35 anni, e Massimo Castriotta, 31 anni, e Antonio Mazzilli, 43 anni. Secondo l'accusa, nel settembre del 2006, Brescia avrebbe acquistato e venduto circa due chilogrammi di cocaina, consegnata a Mazzilli e Brunetti, dopo averla comprata da Francesco Castriotta.Lo stesso Domenico Brescia il giorno prima aveva dichiarato: «Ho niente da nascondere. Vado alla Pinetina da quarant’anni. Sono amico di tanti giocatori, Altobelli, Materazzi, Zanetti, Cordoba, Mancini, guardi qui la foto al suo matrimonio...Nell’89 sono stato condannato per concorso in omicidio, dolo non voluto. Quattro anni e quattro mesi. Sentenza definitiva nel 2003. Scontati un anno e quattro mesi. Nel ‘92 mi hanno dato cinque anni e sei mesi per concorso in ricettazione e riciclaggio. Li ho fatti tutti. Sono storie di vent’anni fa. Fine. Non ho altre pendenze in tribunale”.Ma il fatto che da almeno due anni l’uomo fosse di nuovo nel mirino degli investigatori per un’inchiesta sulla coca, con intercettazioni che vanno dal 15 giugno del 2006 al 19 aprile 2007, dimostra che forse le cose non stanno esattamente così.Certo non è stata una sorpresa per i carabinieri dei Ros trovare nelle intercettazioni sul pregiudicato Domenico Brescia i nomi delle star nerazzurre. Perché questa sui traffici di cocaina nella ricca Brianza e le amicizie altisonanti del sarto di Rovello Porro, è una storia che parte da lontano. Parte almeno dal 1991, quando una prima indagine sul clan calabrese dei Crisafulli porta in fretta all’attività «sporca» di Domenico Brescia così come alle sue amicizie «pulite» nel mondo interista. Già all’epoca i carabinieri registrano le chiacchiere e gli scambi di favori tra l’uomo e i suoi amici calciatori: ci sono Collovati, Vialli, Altobelli e già Roberto Mancini.Ma facciamo qualche passo indietro:il 21 marzo 2006 Georgatos (all’inter 1999/2000) confessa: "Ho visto alcune cose ed ho capito cosa stava accadendo, ho visto giocatori prendere pillole e fare iniezioni, c'erano gruppi di persone che rifornivano i giocatori”;e Kallon, all’inter 2001-2004, all’antidoping in Udinese-Inter del 27/09/2003 è positivo al norandrosterone e al noretiocolanolone, squalifica mesi 6;il 21 marzo 2006 Volpi confessa a Radio Centro Suono Sport: ''Fino al 2000, quando ero io responsabile dello staff sanitario della squadra, l'Inter era la squadra che prendeva meno farmaci'';e ancora, il 27 novembre 2007 Volpi dice: “Mancini sicuramente ha qualcosa di personale" in quanto l’allenatore è perplesso sui medici interisti e “su come agiscono”;il 9 marzo 2007 squalifica di 2 mesi a Combi, attuale responsabile staff sanitario inter, per violazione art. 43 N.O.I.F. (“Tutela medico sportiva”);e l’1 gennaio 2007 sviene improvvisamente Rivas in allenamento e Combi dice: "Sta bene. I test che abbiamo svolto finora ci rassicurano. Si è trattato solo di un episodio”;il 29 febbraio 2008 Combi afferma: "Io non parlo, dovete chiedere al presidente. Certe cose dovrebbero essere dette dalle persone che sanno”;Mancini, Combi e Moratti sanno qualcosa che a noi sfugge. Ma non agli Inquirenti.E gli uccelli cantano, soprattutto a Primavera……….