Forza Juve

negli anni di Calciopoli, gli arbitri non li sorteggiavano Bergamo e Pairetto, ma i giornalisti


A proposito di equilibrio, ecco, questo è un campionato senza alcun equilibrio. E non sappiamo neppure quanto equilibrio ci sia nelle dichiarazioni di Manfredi Martino al processo per Calciopoli. Secondo lui il sorteggio era truccato. Ora io vago tra il sentirmi offeso e il sentirmi indignato.E con me tutti quei venti-trenta giornalisti che a turno per un paio d'anni hanno tirato su le palline dall'urna di Coverciano. Qui non si tratta di stare con Bergamo e Pairetto, si tratta di stare con la verità.Io non ho mai estratto palline calde o fredde, o palline ammaccate come dice Manfredi Martino.E come me hanno fatto tutti i rispettabilissimi colleghi. Non ho mai sentito i colpi di tosse dei designatori e anche se li avessi sentiti avrei pensato all'influenza di stagione.In questo paese senza equilibrio, ormai ognuno può dire quello che vuole impunemente.Per questo mi aspetto in tempi brevi una discesa in campo dell'Unione stampa sportiva in difesa di una categoria spesso indifendibile, ma non nel caso in questione. Chiedo troppo? In caso contrario la Magistratura dovrebbe farsi dare i nomi di tutti i giornalisti e denunciarli per favoreggiamento nei confronti della cupola di Moggi.Perché negli anni di Calciopoli, gli arbitri non li sorteggiavano Bergamo e Pairetto, ma i giornalisti.Per ricordarlo non serve un mago, basta un pò di memoria.Datemi l'equilibrio, solleverò il mondo: ma l'impresa è titanica.(Enzo Bucchioni)