Forza Juve

Questione di "influenza"


Questione di "influenza"Da qualche tempo Topo Gigio, tenero amico della mia infanzia, è tornato prepotentemente in video per informarci sulle strategie per combattere l'influenza suina.E non passa giorno senza che qualche TG ci dica di stare in guardia: l'influenza ha già ucciso tre o quattro persone! Poi si scopre che costoro erano, magari, residuati bellici senza un rene, con quattro by-pass, e varie patologie sparse qua e là.Ma l'importante è che la malattia resti in prima pagina, perché fa audience, perché permette alle industrie farmaceutiche di vendere vaccini, e -perché no- devia l'attenzione del pubblico dai fatti che la classe politica non ama pubblicizzare.Ogni anno, invece, un milione e mezzo di bambini muore per dissenteria, perché non ha accesso all'acqua potabile ed ai farmaci di base.Ma costoro non guadagnano la prima pagina, perché sono lontani da noi, perché vivono in capanne di fango e perché, forse, non avendo soldi per comprarsi le medicine... ...who cares?...questo per introdurre l'argomento di oggi, ovviamente.Da un pò vedo sul forum discussioni riguardo a certe affermazioni di Michel Platini, un tempo genio illuminante del gioco di una Juve mai così bella ed ora funzionario di prima grandezza dell'UEFA.Molti si sentono delusi, traditi da Le Roi, quasi che, dal suo scranno, dovesse cancellare Farsopoli ed abbattere i nemici della Vecchia Signora, così come da giovane lasciava in lacrime i portieri avversari con i suoi maligni calci di punizione.Guardiamoci negli occhi, ragazzi.Michel ha vestito il bianconero per anni e ha dato molto alla Juve, così come la Juve ha dato molto a lui. Ma anche se la Vecchia Signora gli è rimasta nel cuore, oggi è un importante dirigente federale. E quindi è il Presidente dell'UEFA per la Juve, ma anche per l'inter.Per il Barca e anche per il Bayern.Per l'Omonia Nicosia e anche per il Tre Fiori di San Marino.Pertanto non può -a prescindere- risvoltare come un calzino le normative fiscali o le regole del calcio come più gli aggrada, anche se magari sarebbe giusto.Allora vi chiederete, perché a “qualcuno” è stato permesso di partecipare e vincere una champions proprio quando calciopoli era fresca fresca? E' un personaggio politico, e politica vuol dire diplomazia, vuol dire mediazione. Agitare il bastone del "fair play finanziario" ma poi tirare fuori dalla tasca la carota della "specificità" del calcio.O forse qualcuno si immaginava il Presidente UEFA a torso nudo, intento a mulinare l'ascia bipenne e mozzare crani?Ma avere un ruolo politico deve portarti a proteggere questo o quel presidente o proteggere il calcio europeo? E’ più bastone un fair play finanziario concordato con tutti, indebitate comprese, o il volere instaurare delle dittature all'interno di ogni paese europeo, dittature in cui ogni federazione è un piccolo feudo suo e di Blatter? Ricordiamoci che anche lui, ha alzato la voce contro il farlocco ricorso al Tar e che, attaccando il G14 -non solo quindi nel periodo di calciopoli - ha sempre parlato di specificità manifestando una chiara posizione ( «all' amico Michel suggerisco di essere meno demagogico e meno populista» Giraudo, aprile 2006). Siete indietro di qualche secolo, ragazzi, e mi spiace dirvi che il vostro leader di riferimento, tale Conan il Cimmero, ha appeso lo spadone al chiodo già da un po'.E qui arriviamo all'esempio che ho fatto all'inizio: la politica è fatta anche -e soprattutto- con la bilancia, ed ognuno ha il suo proprio peso.Qual è il peso dell'Italia, calcisticamente parlando?Vedo già la mano del più furbino alzarsi: "Beh, siamo Campioni del Mondo!".Sì. Pane e Nutella.Non avete ancora capito che la notte di Berlino è stato l'ultimo fuoco d'artificio del calcio italico?Quell'Italia che monopolizzava le finali europee è solo un bel ricordo... Ci raccontano la boiata del campionato più bello del mondo, ma intanto le nostre squadre hanno rischiato l'eliminazione contro il Rubin Kazan e l'Anorthosis Famagosta.Il nostro calcio fatto di scandali, di intercettazioni, di plusvalenze è, per l'UEFA, come il bidone dei rifiuti organici.Puzza, è brutto, gocciola per terra quando lo svuoti... devi per forza averlo lì tra i piedi, ma te ne libereresti volentieri.E così lo tieni ben nascosto in un angolo, perché non tolga visibilità agli oggetti di pregio, che oggi si chiamano Chelsea, United, Barcelona.Il nostro "peso" è pari a quello di campionati minori come quello ungherese o scozzese, con la differenza che loro sono "puliti", poveri ma belli.Questa è la situazione del calcio italiano, che come una patetica ex-diva del cinema ama illudersi di vivere sempre negli anni d'oro, circondandosi di foto, di premi vinti......anche se il suo bel viso oggi è avvizzito e le sue gambe, ora coperte da una ragnatela di vene varicose, non possono più attirare l'attenzione degli uomini, primo fra tutti quel tale che correva elegante con una maglia bianconera col numero 10...Fatevi due domandine quando vedete "limonare" Blanc e Platini e chiedetevi se senza calciopoli sarebbe stato comunque eletto. http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...glio.asp?id=533