Solo contro tutti

Regole e torte.


Detto, nell’articolo precedente, di un regolamento della serie B che retrocede al secondo posto una squadra, nonostante questa abbia conseguiti gli stessi punti di quella considerata la prima classificata, una sconcezza ancora maggiore, ci è stata servita dopo gli spareggi per il terzo posto utile per la promozione in serie A.Forse, nessuno si era mai accorto di questa aberrazione regolamentare poiché si è concretizzata solo quest’anno, per la prima volta, in serie B, da quando tale regola ha vista la luce.Però le prime volte sono tali perché si verificano, prima o poi, e di ciò avrebbero dovuto tener conto, anzi, avrebbero dovuto prevedere anche le situazioni meno prevedibili.Così dobbiamo assistere alla vergognosa assurdità di una squadra che si è piazzata al terzo posto, al termine della stagione regolare, conseguendo 80 punti, non salire in serie A a scapito di un’altra che è arrivata sesta con 67 punti.Non è possibile accettare questo, non è possibile azzerare un risultato ottenuto in 42 partite e sostituirlo, ribaltarlo, con un risultato bugiardo ottenuto in 4 parite, che, anche se vinte tutte, non avrebbero potuto dare i punti necessari alla squadra sesta classificata, per raggiungere la terza.La cosa che mi stupisce è che nessuno abbia sollevata la minima protesta, il solito complice silenzio scende come una fitta nebbia che mira a celare la magagna nascondendola nella gioia di chi, questa volta, ha tratto vantaggio da una porcheria della quale, in futuro, potrebbe esser vittima.Anzi, a dire il vero, non mi stupisce nemmeno più, ormai anche il calcio è un sistema tirannico, la cupola decide, e qualunque stupidaggine, viene avallata chinando il capo e ubbidendo in maniera servile.E’ inutile girarci intorno, far finta di non vedere e pensare che tutto vada bene così, l’interesse economico prevale anche nello sport, così come nella vita, è inutile dare spiegazioni cervellotiche di ipocrita menzogna.Pensate che ci hanno fatta passare questa “americanata” come la panacea contro la corruzione sportiva, per eliminare il fenomeno delle “torte” fatte per taciti accordi o accordi tacitati o dietro compenso o per metter fine al giro di scommesse clandestine e non, differenza che non esiste per quanto riguarda l’aspetto malavitoso.Già di per sé asserire una cosa del genere è ammettere e certificare che nel calcio si “aggiustano” le partite, aggiungere che si è pensato ad uno stratagemma regolamentare per motivare le squadre fino alla fine è scavarsi la fossa da soli.A proposito di “torte” o altri prodotti dolciari, l’ipocrisia italica ha dato il meglio di sé nei giorni passati.Quando si parla delle partite finali dei campionati gli aggettivi relativi a squadre che nulla hanno più da chiedere alla stagione, o allorchè la divisione della posta consente alle due di raggiungere il proprio obiettivo, si sprecano e, si ritiene scontato che, l’impegno dalle stesse profuso per la vittoria, sia ridotto ai minimi termini.Nessuno si è mai scandalizzato troppo, in fondo, conta il fine e non il mezzo con il quale viene conseguito, e se la non belligeranza porta più benefici della guerra, perché mai dichiararla?Tutto va bene, e si inneggia all’intelligenza, alla sagacia tattica, alla furbizia, nel Paese dell’ipocrisia, fino a che tale atteggiamento, ci vede come beneficiari, si ribalta invece se di questo atteggiamento potremmo esser vittime.Allora non si ammette la divisione dei punti per passare un turno o per salvarsi, non si ammette quel tacito, furbesco, accordo non scritto che porta vantaggi ad altri.La nazionale era virtualmente fuori dall’Europeo, l’unica speranza era quella di vincere la partita con l’Irlanda e sperare che Spagna e Croazia non pareggiassero.A fronte di questa situazione, fermi tutti!   La regola della furbizia non vale più, le cose dette e pensate prima, o son state travisate o non si son capite bene, la sola cosa che conta è la lealtà sportiva.Le “torte” cominciano ad essere indigeste, non sono più ammesse, si criminalizzano a preventivo Spagnoli e Croati, diventano sleali, non furbi, antisportivi per gli sportivissimi italiani che mai giustificherebbero una prova di tale scorrettezza.Ma guarda un po’ dopo aver pensati gli spareggi per non “taroccare” i risultati e nonostante questi, continuare bellamente a “taroccarli” ci si meraviglierebbe se a far ciò fossero altri.E meraviglioso no?         Tutto cambia a seconda delle convenienze, tutto diventa lecito per poi sprofondare nella più grande illiceità, basta cambiare il punto di vista.Non seguo la Nazionale dai tempi del mondiale messicano, non mi frega nulla, farei un’eccezione qualora scendesse in campo un giocatore del Toro, e a maggior ragione non seguo questa infarcita di gobbi, non seguo neppure per principio questo Europeo macchiato del sangue di migliaia di cani assassinati da mani criminali.Mi sarebbe però enormemente piaciuto che la Nazionale fosse stata eliminata proprio grazie a quella “torta” Iberico/croata per ascoltare fin dove l’ipocrita critica sarebbe arrivata.Sarei stato curioso di ascoltare le parole di Buffon in merito alla lealtà sportiva, si proprio lui che ha, con il plauso unanime di commentatori servili, dichiarato che manco si sarebbe sognato di ammettere di aver tirato fuori dalla propria rete un pallone entrato almeno di mezzo metro.E chissà cosa mai avrebbero potuto dire tutti i suoi compari che sentono come vinti sul campo tutti quegli scudetti rubati al cellulare, sì, sarebbe stato bello, istruttivo ascoltare lezioni di etica sportiva, magari saper anche se lo stesso portiere ha scommesso (un caffè, naturalmente) su qualche incontro.Purtroppo non è andata così perché gli Spagnoli, anche se mediterranei come noi, non sono italiani, e la partita se la sono giocata, e per essersela giocata, ora son da noi considerati non onesti ma dei “coglioni”.Pensate un po’ se sti fessi perdessero l’Europeo nella partita di finale proprio a favore dell’Italia, ci sarebbe proprio da ridere, roba da barzelletta, ma da barzelletta italiana, il paese “barzelletta” per definizione.