Solo contro tutti

Ma in che Paese viviamo?


E' veramente sconfortante, da far venire la nauesea, deprimente; questo Paese diventa ogni giorno sempre più invivibile.      Scandali, ingiustizie, ruberie, imboscamenti di ogni genere, lasciano in noi, poveri cittadini, un senso di scoramento e di sfiducia verso tutto e verso tutti.                         Non è mia intenzione prendere posizioni politiche o dar la colpa a questo o  quello, mi limito a scrivere quello cheprobabilmente  ognuno di voi avverte, nella più totale  rassegnazione ed  impotenza.             Mercoledi 14 Dicembre 2005, la corte di appello di Torino, ha assolto "Perché il fatto non sussiste", quindi neppure con formula dubitativa, ma assoluzione piena, la cupola gobba dall'accusa di somministrazione di farmaci dopanti.                Vivendo qui, nessuno di noi aveva il minimo dubbio che non sarebbe finita così!                          Non sono meravigliato, lo sapevo, ne ero certo,  provo solo tanto disgusto, e quello che mi disgusta maggiormente sono i commenti del collegio di difesa, espressi a caldo subito dopo l'emissione della sentenza.        Se volete farvi un po' di "sangue marcio" ascoltate:"Grande giornata per lo sport".             "Grande giornata, è una festa per la democrazia e per lo sport".       "E' stato un processo diverso perché sapevo che questa è una corte più garantista".      Ma la perla  è senz'altro questa:  "Sono contenta perché il blasone della j******* torna ad essere integro".         Ma …. In che Paese viviamo?   Ma è concepibile vedere calpestata la giustizia, il diritto, il buonsenso, ed essere anche presi per il c***o?        Hanno una faccia tosta che oltrepassa ogni limite, parlano di blasone di integrità….loro!!!            Le verginelle d' Italia, quelli che non hanno mai avuto favori, noooo!.         Quelli che sono sempre stati corretti e distanti dal palazzo e dai poteri……(ma certo).           Quelli che pur di avere una misera "coppetta" l'hanno accettata in regalo macchiata di sangue.          Quelli a cui non basta vincere ad ogni costo e a "qualsiasi prezzo", vogliono far  addirittura sparire gli avversari scomodi (ogni riferimento al Toro è puramente voluto!!)       Quelli che hanno la farmacia più fornita di tutta Europa e per questo forse il medico sociale sarà candidato alprossimo Nobel per la medicina.      Quelli che hanno gonfiato i loro giocatori come l'omino della Michelin, e dicono  di averli curati solo per il raffreddore,…... ed hanno ragione per la "giustizia" italiana.                  Quelli che per fatti legati alla loro proprietà, di droghe ne sanno più di tutti!           Ma... guai solo a pensarlo, immaginate ascriverlo sui quei giornalacci servi che si stampano a Torino.                     Anzi i fogli asserviti se ne escono col titolone "INNOCENTI" .Ma... in che Paese viviamo?           Siete schifati?      La bile vi stà uscendo anche dalle orecchie?                               Pensate sia tutto?  No di certo!                Sono e siamo del Toro, quindi masochisti per natura, ed allora per la voglia di soffrireho voluto vedere i servizi televisivi relativi all'avvenimento.           Le telecamere inquadrano colui che legge la sentenza, e nel momento "fatidico" gli abbracci i gesti di giubilo, come son soliti fare quelle "quattro m***e gobbe" quando sono allo stadio.                     Primi piani di quella gioia esagerata, le espressioni tipiche del colpevole che l'ha fatta franca, il ghigno del mafioso intoccabile, di chi d'ora in poi, e più di prima,  si sentirà autorizzato a far tutto ciò che più gli aggrada, senza più nessuna fastidiosa (e nulla più) intromissione.                    Per un attimo hanno inquadrato l'altra faccia della medaglia, il patetico volto del giudice Guariniello.             Mi ha ispirato quasi tenerezza, deluso, battuto, annientato, ridicolizzato, fanculizzato con lo sguardo, con un bell'ipotetico gesto dell'ombrello.                             Mi sà che in quel momento stesse pensando:             Se non avessi mai cominciato questo procedimento, per poi essere sbeffeggiato in questo modo, non sarebbe stato meglio?              Rispondo io per lui; si sarebbe stato meglio, molto meglio, almeno l'onesto cittadino non sarebbe stato preso in giro per l'ennesima volta, non avrebbe avuto la conferma che non esiste una giustizia giusta.              Ma... in che Paese viviamo?         Ho sempre sostenuto che il calcio sia la metafora della vita, una cosa rispecchia esattamente l'altra, la sfortuna, la fortuna, la gioia, il dolore, chi usa il potere e chi lo subisce, e tutto ciò che è accaduto ed accadrà me ne dà la conferma giornaliera, ed è un quadro davvero sconfortante.                        A volte mi chiedo come si possa tifare per "loro" essendo una persona per bene, una persona mite ed onesta, amante della giustizia e della libertà; non li capisco e non li capirò mai.                Penso fermamente che non tutti gli j******** siano coglioni ma sono altrettanto sicuro che tutti i coglioni siano j********                     Io e Voi continuiamo a ringraziare il Signore per averci fatto nascere diversi da loro!.                                      In chiusura per riconciliarci con il mondo vorrei spendere due parole sul Nostro Club, troverete un articolo che approfondirà questo tema, e sarà più esauriente circa le nostre iniziative.           Io vorrei ringraziare tutti Noi per aver permesso al Nostro Sodalizio di compiere il sedicesimo anno di vita.      Sedici anni sono molti, un'intera generazione, penso che pochi club della  nostra zona siano così longevi.           E tutto questo, grazie alla Vostra volontà, alla Vostra testardaggine, alla Vostra fede incrollabile, alla Vostra voglia di credere ancora in un sogno, che quasi stava per trasformarsi in un incubo.                        Sono contento per l'attiva partecipazione, per la consapevolezza di far parte di qualcosa di importante per il miglior coordinamento della tifoseria, ormai possiamo dirlo a livello provinciale.             Vi invito a partecipare sempre più numerosi alle Nostre iniziative, per darci forza ed entusiasmo, a suggerirci nuove idee e collaborare tutti assieme affinché le nuove generazioni abbiano un punto di riferimento e di aggregazione in nome della Nostra grande Fede.     Febbraio 2005