Sono un tifoso non uno sportivo. Cos'è la sportività, esiste davvero o è solo una menzogna retorica? Si può essere sportivi, compassati, freddi negli atteggiamenti se un qualcosa ci sta a cuore veramente e ci da emozione? Lo sportivo è colui che assiste quasi passivamente ad un evento, lo guarda con occhi estranei, lo vive per quello che è e non per quello che il suo cuore lo porta a vedere. Non importa l'esito non si esalta per una vittoria e non recrimina per una sconfitta, quel che conta è l'asettica presa di coscienza di una supremazia di una parte rispetto ad un'altra. Ma è una condizione umana logica, o si addice maggiormente all'attività di un computer, alla fredda analisi matematica, con la sola logica e senza nessuna passione? Io paragono lo sportivo ad un padre che avendo una figlia bruttina, vada ad un concorso di bellezza e di fronte allo sfilare delle candidate dicesse: "In effetti mia figlia è proprio una racchia!" Ma che padre sarebbe se non vedesse la figlia con gli occhi del cuore, se anche pur prendendo atto un attimo della realtà, non pensasse subito dopo che la sua bambina è la più bella del mondo? No, io non sono e non voglio essere sportivo, io sono un tifoso con tutto il bene ed il male che tale condizione comporta. Questa parola porta a pensare ad una malattia, il tifo appunto, edi questo infatti si tratta, una malattia inguaribile che ci accompagna per tutta la vita e ne stravolgei normali ritmi. Sono un tifoso perché come quel padre, mi posso rendere conto che la mia squadra possa essere battuta da un'altra, ma mai dirò che sia inferiore, e come quel padre affermerò sempre che è la più bella del mondo. L'amore mi fa parlare e come un grande amore fa soffrire, e trepidare, vivere e morire. E se il tifo è amore noi del Toro siamo tifosi due volte perché lo amiamo al di là di tutto, di ogni logica sofferenza, facendo a pugni con la ragione che porta a dire ma chi te lo fà fare? Più stiamo male e più ci attacchiamo, lo amiamo più quando perde che quando vince, quando le difficoltà sembrano insormontabili, contro la sfortuna, contro il destino, noi con Lui, soli, contro tutto e tutti………..come sempre!
Non sono uno sportivo...
Sono un tifoso non uno sportivo. Cos'è la sportività, esiste davvero o è solo una menzogna retorica? Si può essere sportivi, compassati, freddi negli atteggiamenti se un qualcosa ci sta a cuore veramente e ci da emozione? Lo sportivo è colui che assiste quasi passivamente ad un evento, lo guarda con occhi estranei, lo vive per quello che è e non per quello che il suo cuore lo porta a vedere. Non importa l'esito non si esalta per una vittoria e non recrimina per una sconfitta, quel che conta è l'asettica presa di coscienza di una supremazia di una parte rispetto ad un'altra. Ma è una condizione umana logica, o si addice maggiormente all'attività di un computer, alla fredda analisi matematica, con la sola logica e senza nessuna passione? Io paragono lo sportivo ad un padre che avendo una figlia bruttina, vada ad un concorso di bellezza e di fronte allo sfilare delle candidate dicesse: "In effetti mia figlia è proprio una racchia!" Ma che padre sarebbe se non vedesse la figlia con gli occhi del cuore, se anche pur prendendo atto un attimo della realtà, non pensasse subito dopo che la sua bambina è la più bella del mondo? No, io non sono e non voglio essere sportivo, io sono un tifoso con tutto il bene ed il male che tale condizione comporta. Questa parola porta a pensare ad una malattia, il tifo appunto, edi questo infatti si tratta, una malattia inguaribile che ci accompagna per tutta la vita e ne stravolgei normali ritmi. Sono un tifoso perché come quel padre, mi posso rendere conto che la mia squadra possa essere battuta da un'altra, ma mai dirò che sia inferiore, e come quel padre affermerò sempre che è la più bella del mondo. L'amore mi fa parlare e come un grande amore fa soffrire, e trepidare, vivere e morire. E se il tifo è amore noi del Toro siamo tifosi due volte perché lo amiamo al di là di tutto, di ogni logica sofferenza, facendo a pugni con la ragione che porta a dire ma chi te lo fà fare? Più stiamo male e più ci attacchiamo, lo amiamo più quando perde che quando vince, quando le difficoltà sembrano insormontabili, contro la sfortuna, contro il destino, noi con Lui, soli, contro tutto e tutti………..come sempre!