Solo contro tutti

No all'ipocrisia


Anche la Lega Calcio ha deciso di schierarsi dalla parte dei tre ostaggi italiani rapiti in Afghanistan. Il Presidente Antonio Matarrese ha deciso di far scendere in campo tutti i calciatori di serie A e serie B TIM, in occasione degli incontri di sabato 10 marzo e domenica 11 marzo, indossando una maglietta con la scritta `LIBERATELI`. L’appello e` per la liberazione dei tre ostaggi italiani: il giornalista di Repubblica Daniele Mastrogiacomo rapito in Afghanistan e i due tecnici in Nigeria, Cosma Russo e Francesco Arena.Da Datasport                                                                         *****Ancora una volta giocatori di calcio che scendono in campo indossando magliette bianche con scritto su qualcosa.                           E' un fenomeno che ormai si ripete con una costanza esagerata, e passi per la prima volta, forse l'unica, come sempre, avvenuta in buona fede, ma ora è veramente troppo.                                       Maglie, sciarpe, striscioni per chiedere di liberare qualcuno, o contro qualcosa, e nella fattispecie il razzismo, la violenza in tutte le sue forme, la mafia, la fame nel mondo o malattie varie, oppure a favore di qualcosa, enti benefici, istituzioni o ricerche mediche.                  Vedo tanta ipocrisia in tutto ciò, il voler apparire ad ogni costo, l'esserci sempre e comunque, il mostrarsi come parte sana e trainante della società, mentre in realtà, a loro, non frega niente di nulla e di nessuno, ben sapendo dell'inutilità di queste azioni.                      Serve forse a qualcosa scrivere di liberare dei connazionali rapiti in Afghnistan?                                   Pensate che i rapitori Afghani si colleghino a Sky o con la carta prepagata di Mediaset premium o quella de La 7, per vedere il derby di Milano o Toro-Catania?           E se per una volta volessero vedere la magia di Rosina, pensate che quegli inviti sulle maglie dei giocatori possano indurli a ripensamenti tali da offrire un thè ai loro rapiti e dopo una stretta di mano lasciarli ritornare alle loro famiglie?                        Così come i mafiosi si commuoverebbero agli appelli dei loro idoli, o un violentatore offrirebbe una rosa ad una donna perché così è scritto sulla maglia di Totti?                                Ma basta con l'ipocrisia, basta con la superficialità e la retorica, se i vertici della Lega o gli apparati organizzatori fossero più seri potrebbero fare molto di più e meglio, ad esempio, donare una quota degli incassi delle partite, una parte delle tassa sugli spettacoli oppure autotassandosi.                              Il primo risparmio da devolvere consisterebbe già nel costo di magliette e di striscioni che fanno bella mostra di se al centro del campo, ma forse facendo questo dovrebbero rinunciare a qualche bustarella data dalle industrie produttrici e questo già è molto meno simpatico.                                              Ora non ci resta che vedere quale sarà il loro prossimo "no" sperando che prima o poi si possa leggere sulle magliette dei giocatori …."no all'ipocrisia".