Solo contro tutti

Il caso Comotto.


Mancano poche ore alla fine della sessione di gennaio della campagna trasferimenti dei calciatori.              Tanti casi, tanti problemi, tante insinuazioni  e non ancora uno spiraglio di luce su di un altro mistero in casa del Toro.        E' successo qualcosa, poco mi importa se è un caso personale, tanto nel caso fosse un problema di spogliatoio.Il fatto è che il difensore Comotto chiede di essere trasferito a Firenze, solo alla Fiorentina, non accetta altra destinazione.               Le richieste continue dei giocatori di calcio, sono un'anormalità con la quale abbiamo imparato a convivere, non ci facciamo neppure più caso, ma è situazione che in qualche maniera andrebbe sanata.        E' l'insegna lumimosa di un mondo senza valori morali, la firmasu un contratto, la parola data, la serietà nel rapporto di lavoro, il rispetto delle regole che tale rapporto prevede, sono dimenticati da questi giovani baciati dalla fortuna.                         Firmano contratti milionari sotto la tutela dei procuratori, spillano fino all'ultimo centesimo dal portafogli dei presidenti, hanno garantito il posto per due/tre anni anche se rendono zero, hanno tutti i diritti ma, non accettano i doveri.                  Apponendo i loro autografi dorati in calce a quei fogli di carta, accettano dietro lauti compensi di far parte di quella società fino alla scadenza contrattuale, da una parte la cifra d'ingaggio, dall'altra una data.                  Per noi comuni mortali è tutto chiaro, non ci azzarderemmo dopo sei mesi dall'assunzione ad andare dal titolare a dirgli: "Senta visto che lavoro così bene, mi aumenterebbe del 20% lo stipendio?"   E magari fargli capire tra le righe che se ciò non accadesse il nostro rendimento diminuirebbe drasticamente.             Volete provare? non ve lo consiglio ma nel caso......... fatemi sapere.                     Ma per un calciatore è giusto fare così, firmano soddisfatti, mostrano la nuova maglietta con numero e nome, si mettono la sciarpa della tifoseria al collo ma dopo avere incassato i primi stipendi con tanti begli zeri, decidono di fare i capricci.                Vogliono un adeguamento, chiedono di ridiscutere un contratto che scadrà dopo due anni, chiedono ancora più soldi per fare ciò che è normale in una situazione lavorativa, il loro dovere.   Il caso di Comotto è leggermente diverso, per quanto son riuscito a capire, vuole andarsene per motivi personali, non mi interessa quali, ma Comotto dovrebbe sapere che le firme apposte sui contratti valgono qualcosa e vanno rispettate.                       E' maggiorenne sà bene cosa ha firmato, se ha delle esigenze o dei problemi personali, è giusto che ne parli col datore di lavoro per provare a risolverli assieme ma, deve capire che ci sono anche le esigenze della controparte.Se Comotto vuole andarsene è preferibile che non stia controvoglia al Toro, ma è altrettanto importante che al Presidente Cairo sia riconosciuto un adeguato compenso qualora aderisse alla sua richiesta.              Qualora la Fiorentina facesse la furba contando sul malcontento del giocatore per non sborsare il prezzo richiesto, a mio parere Comotto se ne dovrebbe restare fino al 2009 in tribuna a meditare, a costo di rimetterci tutto quando se ne andrà per la scadenza del contratto.                     Non è accettabile cedere ai ricatti di nessuno tantomeno a quelli di personaggi che guadagnano in un anno cifre che onesti lavoratori non guadagnano in una vita di sudore................ sudore vero, non quello frutto di una vita da sogno.