Solo contro tutti

Troppi alibi.


E' troppo facile dire che la sconfitta di ieri sia immeritata, che l'Udinese ha segnato su una punizione che non avrebbe dovuta essere battuta causa precedente fallo di mano di un loro giocatore, che c'è stato un netto fallo di mano in area friulana, che un gol del Toro è stato annullato per un fuorigioco inesistente, che la fortuna non ci ha arriso perchè Di Michele ha colpito il palo e via così.               Alibi, solo alibi per mascherare una sconfitta che non ci stava e che non ci sarebbe stata, se il nostro allenatore avesse un minimo di lucidità e ragionevolezza.                 Il Toro si è battuto, voleva dimostrare che la "giostra" presa a Cagliari è stato solo un incidente di percorso, e che soprattutto non ci sono altre chiavi di lettura, l'impegno ce l'ha messo dal primo minuto ma il solo impegno nel campionato italiano non basta più.             Novellino ha regalato tutto il primo tempo ad un'Udinese che non era in serata di grazia, ha mandata in campo l'ennesima formazione orfana di idee, priva di logica, tatticamente insufficiente.                 Rosina inserito a furor di popolo come punta accanto a Stellone, ha ulteriormente fatto capire che è sprecato se non dannoso.            Mettere uno che si esprime decentemente (quando gli riesce) a destra, sulla fascia sinistra, come Lazetic è cosa folle, perseverare nell'errore di schierare Barone, sempre e comunque è altrettanto deleterio.                     Aggrapparsi sugli specchi, tirando in ballo la sfortuna e gli arbitraggi sfavorevoli, non è cosa seria e soprattutto non serve a risolvere i problemi. La fortuna in alcuni casi passa per le nostre mani, ed in quelle di Novellino è passata ma il tecnico è totalmente incapace di trattenerla. Si è trovato in casa un ragazzo promettente, Bottone, ma non lo mette neppure quando ha undici giocatori contati, continuando a puntare su un giocatore insignificante come Barone.                   Continua a far giocare Lanna come ala sinistra con compiti di marcatura, cosa da manicomio se si guarda la carta d'identità del giocatore, che poveretto lui, si trova a contrastare ragazzi con dieci anni di meno e venti km. l'ora di velocità in più. Non ha dato un gioco alla squadra, non capisce che per mettere in difficoltà la retroguardia avversaria deve allargarne le maglie, quindi giocare larghi sulle fasce, continua a far giocare gli attaccanti spalle alla porta costringendoli a venirsi a cercare palloni lontani dalla rete avversaria.                               Non c'è uno schema su palla inattiva, non c'è velocità d'azione, non ci sono inserimenti dei centrocampisti, non c'è nulla che faccia pensare ad una strategia affidabile. L'Udinese non ha fatto niente, proprio niente di suo, ha atteso il solito, l'immancabile errore che qualche giocatore del Toro commette, con la consapevolezza che non occorra sbattersi tanto, basta aspettare, perchè prima o poi qualcosa succede.                    No, adesso è veramente troppo, la classifica non promette nulla di buono, il tempo degli esperimenti è finito da un pezzo, Novellino deve darsi una regolata e fare scelte logiche e definitive.              Giocare con due punte vere da subito, Rosina alle spalle e tre mediani muscolari a centrocampo, pochi tocchetti di fino e tanta sostanza.Solo senza complicarsi la vita autonomamente, senza errori di formazione, senza alchimie cervellotiche si possono prendere in considerazione le attenuanti in caso di insuccesso, ma oggi no. L'arbitro, è vero, ha sbagliato a nostro danno, la fortuna  ci ha girate le spalle, ma Novellino ha sbagliato ancora di più di lui e la fortuna ieri sera non se l'è proprio cercata.