Solo contro tutti

Il piacere di sbagliare.


Sarei veramente felice di sbagliarmi, di essere tacciato per vittimista e frignone, per prendermela a torto col fato e con gli uomini, per essere affetto da manie persecutorie.Invece purtroppo ho ragione, non è romanzo ciò che da sempre scrivo, non è la romantica malinconia ed il sottile piacere per la tragedia che mi fanno dire certe cose.Non mi sbaglio se affermo che c'è qualcosa di oscuro a voler essere buono, o di pocochiaro se devo essere più realista, intorno al Toro. E' il destino a volere che questa Maglia sia presa così di mira dallo stesso o sono gli uomini che si accaniscono contro chi non ha la forza di ribellarsi nè tantomeno il potere per annientarli o sottometterli?Parlare dell'ultimo incredibile episodio è puerile perchè è uno dei tanti, è solo l'amara conferma che è sempre andata così e così si vuole che continui che vada.Io non sbaglio a dirlo ma chi continua a sbagliare c'è, sbagliano, non pagano, e ce li ritroviamo sempre tutti lì, prima a sodomizzarti e poi a darti una misera cremina lenitiva.           Non possono darti torto perchè non esiste una ragione che sia una per farlo, ma ti dicono che il bello del calcio stà anche nell'errore umano, che i torti alla fine si compensano, che in altre parti del mondo è ancora peggio, insomma tutti i luoghi comuni più falsi ed infondati, utili solo ad umiliare l'intelligenza.E' vero l'uomo non è una macchina e sbaglia ed è giusto che sbagli, ma perchè gli uomini con fischietto o bandierina sbagliano sempre a danno di qualcuno e quasi maia danno di qualcun'altro?      Ma è solo la sfiga che li perseguita, o son troppo sfigati i danneggiati o l'uragano che avrebbe dovuto abbattersi sul calcio italiano, ripulendolo e sanandolo non è neppure più una tempesta tropicale ma solo una fresca brezza estiva?               E se, pur non credendolo affatto, accetto la balla dell'errore umano e vogliamo  parliamo di difficoltà oggettive, perchè allora non sono così umili da permettere di farsi aiutare a non sbagliare più o quantomeno a sbagliare di meno? Il futuro è già arrivato, oggi le tecnologie permettono di tutto e di più, i satelliti ci guidano su strade sconosciute, tramite questi ci vedono persino quando andiamo in bagno, le telecamere ingrandiscono di mille volte un'immagine ma si continua a direche un supporto tecnologico farebbe perdere solo del tempo.Farebbe perdere non del tempo ma il potere, l'arroganza, la prepotenza del ruolo che si son dati queste misere figure che si sentono il "cesare" che col solo verso del pollicedecide della vita o della morte.                     Per quanto riguarda la strampalata teoria della compensazione, hanno mai pensato che dopo tre, quattro, cinque episodi contro, potrebbero non esserci i presupposti per averli a favore?Se per ipotesi, dei giocatori di una squadra non entrano più in area di rigore, non sonomai messi in fuorigioco millimetrico, non commettono un fallo da rosso da "sbagliare"con un giallo o in ultima analisi, se gli arbitri le azzeccassero tutte, come si pareggerebbero i conti con la sfortuna? Forse forzandola un po'?No, il danno è a pronto ed il risarcimento è a termine, così non và bene e non è giusto e la prova tangibile è sotto gli occhi di tutti se analizziamo la classifica del campionato aggiornata ad oggi.         Prendiamo per esempio il Genoa, squadra della stessa caratura e alle portata del Toro, osannata quale compagine rivelazione ed il Toro stesso.La prima si ritrova 17 punti in saccoccia e la squadra granata solo 8 ma se togliamo 6 punti ai primi, frutto di "disattenzioni" arbitrali ed altri 6 li rendiamo ai granata la classifica delle due e la critica parlerebbero in maniera del tutto diversa.Ma, così se vi pare e chi intasca a preventivo può usufruire della particolare condizione euforica e del consenso che le vittorie regalano, esprimendosi in maniera migliore di coloro che annaspano in zona retrocessione.Io sò tutto questo, sò che soffro perchè voglio soffrire, sò che passerei sabato sere e domeniche migliori se fossi tifoso di altre squadre, sò che potrei ridere delle disgraziealtrui, di quelli come me, che ad ogni fischio finale prendono le loro pive e buoni buoni se le mettono nel sacco, ma non son capace ed il destino non ha voluto che fosse così.Lo stesso destino che maledico ma a cui son grato per ciò che mi ha dato mentre mai sarò clemente con gli uomini per ciò che perfidamente e vigliaccamente mi hanno tolto.