Solo contro tutti

La trentatreesima giornata.


La trentatreesima giornata di campionato ci ha data l’esatta valutazione del valore delle venti formazioni partecipanti.L’Inter è una selezione di quotatissimi giocatori di gran nome, ma non ancora una squadra.Il Milan è una squadra nata per lo spettacolo, giocolieri del pallone, illusionisti e ballerine.                      Ci sanno fare con la sfera di cuoio tra i piedi, a volte incantano la platea molte volte di più gli arbitri che irretiti nell’illusione (nella migliore delle ipotesi) fischiano rigori impensabili.Squadra che con le sue “fighette” italo brasiliane ha accumulati favori (rigori) che come un ascensore l’ha portata ai piani più alti della classifica, odiosa in questo comportamento che dovrebbe umiliare i propri sostenitori.I gobbi son diventati una squadra di media caratura e vivacchiano sulle imprese e gli ultimi sprazzi di giocatori sul viale del tramonto.La Fiorentina è una squadra di buon livello alla quale manca ancora qualcosa per fare un salto qualitativo, mentre nella Roma ci sarebbe tutto ma sta mancando la guida societaria che la risvegli dall’apatia che la sta attanagliando.Il vero Genoa è quello di quest’ultima parte di campionato, è stata una squadra ipervalutata che ha saputo sfruttare i doni che la fortuna le ha elargiti nel girone di andata e sull’entusiasmo di una classifica incredibile ed insperata ha potuto giocare in scioltezza senza preoccupazioni, potendo così esprimere molto di più del proprio intrinseco valore.Vi è poi una fascia di un buon livello ma nulla di eclatante che comprende Lazio, Sampdoria, Cagliari, Udinese, Atalanta, Palermo e Napoli che senza acuti particolari, anonimamente hanno raggiunte posizioni tranquille, con la missione di provare ad ottenere qualcosina di più.Catania e Siena le ritengo delle miracolate, esser già oggi fuori dalla lotta per evitare la retrocessione è un traguardo che hanno raggiunto più per demerito altrui piuttosto che per merito proprio.Chievo, Bologna, Lecce, Reggina, potrebbero esser tranquillamente nella fascia di sopra ma qualcuno giù ci deve andare e se qualcosa non gira come dovrebbe l’annata diventa pesante e il rischio serie B è veramente concreto.Purtroppo il Toro fa parte di questo scaglione, ma come ho più volte ribadito è una squadra che per valori tecnici non dovrebbe esser lì, dieci, dodici punti in più erano alla portata, visto che tradotti significano due misere vittorie e cinque/sei pareggini rosicchiati qua e là.                                 Non oso pensare che una squadra come questo Toro non potesse tramutare sei delle diciassette sconfitte, se non in vittorie, almeno in qualche pareggio, no non è possibile non avere a cinque giornate dalla fine i punti di un Siena, di un Catania o di una Sampdoria.Ma questo dice la storia di quest’annata balorda, le parole sono inutili, così come i rimpianti ed i rimorsi, c’è da fare ora ciò che non si è fatto prima. Vincere obbligatoriamente lo spareggio con il Bologna, strappare qualche punticino ove possibile, sperare che le altre non ne facciano ed augurarsi che il prossimo 4 Maggio gli Invincibili smettano di giocare nei loro stadi fioriti, scendano sulla terra e prendano per mano questi ragazzi che sanno ancora così poco del Toro e insegnino loro l’ardore, la grinta, la passione, il furore Granata, e li conducano alla vittoria ed alla salvezza, perché la Loro, la nostra Maglia sia onorata come Loro fecero un tempo e noi facciamo ogni giorno.