Solo contro tutti

Mio padre, è il Toro.


Avrò dei ricordi di mio padre?                 Non l’ho perso in tenera età, avrò aneddoti, visioni di momenti, di parole, di vita assieme…….. ma per me mio padre è il Toro.Ho pensato molto a lui in questi due anni nei quali non c’è più, forzo la mia memoria, mandandola a rovistare nella mia vita passata con lui ed allora focalizzo ma, se la lascio libera, mio padre è il Toro.Mi son pure sentito in colpa per questo, mi sembrava riduttivo, forse offensivo nei sui confronti non vedermelo davanti agli occhi in maniera diversa, a sentirlo vicino in una maniera così particolare, e mi ha fatto male ma ora me ne son fatta una ragione.Se la mia mente funziona così è perché lui riteneva il Toro una cosa importante, un qualcosa di suo, forse di intimo ed irrazionale, una parte di sé senza la quale non sapeva stare.Sapendo di mentire, nei momenti di calcistico sconforto diceva: “Ma cosa m’importa, con tutto ciò a cui devo pensare…. che vadano tutti a …” ma soffriva e diceva queste parole per mascherare quella piccola sofferenza della quale non ci voleva far partecipi.Ci soffriva, come io soffrivo nel vederlo così, e quelle sue esternazioni son sempre rimaste vane, non sapeva mascherare quel suo amore tanto bello e tanto crudele.Ed io sono del Toro perché il Toro è lui per me, è la sua gioia per una rete segnata, è il suo viso deluso e tradito ma è quel suo modo di trovare sempre una spiegazione che potesse giustificare quel tradimento.Son passati due anni ma ogni volta che torno da una partita, il mio primo pensiero è quello di avvicinarmi al telefono per chiamarlo e raccontargli le mie impressioni, dirgli una verità su misura per non farlo soffrire, o mandarli tutti a…. per non dargli modo di soffrire per la mia sofferenza, esattamente come lui faceva con me.Quante volte ho scritta la parola sofferenza ed il verbo soffrire male si coniuga con un evento sportivo, ma la sofferenza è ciò che più ti entra nel cuore, ed è la visione che più ti rimane negli occhi e se sei del Toro impari a conviverci perché sai che è il prezzo che dovrai pagare per aver avuto un dono così grande.Questo è ciò che tacitamente mi ha insegnato, ciò che ho appreso dal suo comportamento, è l’aria che ho respirata per anni stando accanto a lui, è così e non posso farci nulla, io lo ricordo così, più così che in altri modi.                          Son certo che lui sia felice di questo perché se per lui il Toro era cosa importante, essere ricordato così da me gli può dare la misura di quanto lui fosse importante per me.