Solo contro tutti

La cessione di Rosina.


La cessione di Rosina allo Zenit, per circa 7.5 mln, merita un articolo a parte, non si può registrarla come un semplice movimento di mercato.Già, un mercato, uno scambio tra un bene e un corrispettivo in denaro, perché il presidente Cairo deve parlare, e tanto di denaro.La retrocessione, figlia di colpe sue, perché ha speso tanto ma male, per cui non ha speso, in pratica ma gettato al vento dei soldi, e ciò è completamente diverso.Una spesa oculata copre un bisogno o è un investimento, per cui porta un beneficio immediato o a lungo termine, la modalità seguita da Cairo ha condotto solo allo sfascio.Figlia però anche di colpe non sue poiché, se pur con tutti gli errori commessi, la squadra non fosse stata scientificamente penalizzata, ora staremmo scrivendo di un’altra storia. Ebbene stante l’accaduto, la perdita economica è stata pesante, pesantissima nel caso di Cairo che sappiamo non voler investire o se volete, buttare nel calcio altri soldi, per cui si trova costretto a tamponare l’ammanco economico con la vendita dei pezzi pregiati e il risparmio dei loro stipendi.Così Rosina parte per la Russia e porta in dote una cifra che sommata a quella che il Toro riceverà dalla lega si aggira sui 15 mln, se poi alla stessa sommiamo i 2.4 entrati dalla vendita di Natali alla Fiorentina e i vari risparmi la cifra si avvicina ai 20 mln di Euro, esattamente quella che Cairo ha stimata quale perdita.Non male come pura scrittura di partita doppia, ma i conti li faremo successivamente, ora vediamo l’aspetto umano tecnico e tattico relativo alla perdita del piccolo capitano.Rosina è sempre stato dibattuto, vivisezionato, perché questa è la logica conseguenza di chi è da prima pagina ma nel suo caso si è sempre andati oltre perché mai si è venuti ad una conclusione.Chi è Rosina?   Un campione, un calciatore sopravvalutato, un ragazzo d’oro, un ragazzo problematico?E’ un enigma.                   Nei quattro anni granata ha alternate prestazioni eccellenti, caricandosi il Toro sulle spalle e portarlo alla promozione, ad altre sconfortanti contribuendo pesantemente alla retrocessione.A parer mio era un lusso che il Toro non poteva più permettersi, e parlo sotto l’aspetto tecnico e non economico.Ho sempre sostenuto ciò perché Rosina è di difficile collocazione tattica, fisicamente poco prestante deve agire in una porzione di campo dove meno possa subire la marcatura di calciatori che hanno una stazza doppia della sua.                                     Ma dove?Le corsie laterali, sulla fascia destra o sinistra, può avere un attimo di respiro, giacchè, col gioco demenziale di oggi, il terzino è più portato a fare l’ala più che il difensore.Saltare un uomo in velocità, arrivare sul fondo e mettere in area palloni, sarebbe il suo gioco, ma perché quasi mai lo si è visto fare da lui?                                   Col pallone tra i piedi invece, a tentare di scartare l’intera squadra avversaria e arrivare a scartarsi da solo, per poi perdere lo stesso ed innescare contropiedi rivali devastanti è ciò che troppo spesso gli abbiamo visto fare.Perchè si è sempre intestardito a giocare così e non come può e sa?Perché gli allenatori che in questi quattro anni si sono succeduti non gli hanno mai trovata la giusta posizione?Questo è il mistero Rosina, un mistero che è rimasto tale ed il Toro non poteva permettersi un giocatore così perché di tutto ha bisogno tranne che di misteri.La squadra deve esser costruita e assemblata con meccanismi rigorosi, perché non può sbagliare né un’acquisto né una scelta, deve scendere in campo umile e concreta, sapendo sempre su chi fare affidamento.Un giocatore come il piccolo numero dieci non ha mai potuto garantire la concretezza della quale una squadra che aveva come meta principale la salvezza necessitava. Forse quest’anno in serie B avrebbe fatta la differenza poiché la sua classe è superiore alla media della cadetteria ma logiche di mercato non ci permetteranno di testarlo. Penso che senza di lui la squadra sia più quadrata, con meno classe ma con più grinta e polmoni perché in serie B non si può prescindere da ciò, che riesca a supplire alla mancanza della sua fantasia con tanta forza fisica.Voglio sperare che il suo sacrificio consenta di trattenere Dzemaili, se Cairo ragionasse in ottica futura capirebbe che se per il Toro Rosina era un lusso, dallo svizzero non si può davvero fare a meno.