Solo contro tutti

Finalmente un progetto?


La buffonata del calciomercato ha chiusa la sua prima fase, ci sarà quello di riparazione in inverno, e ciò è troppo e decisamente poco serio.                     Ci saranno calciatori che giocheranno in due squadre, magari in prestito, affittati per qualche mese dalla società di appartenenza che poi si troveranno contro e dovranno fare di tutto per batterla.            Sarà tutto normale, sarà tutto pulito, è tutto sportivamente accettabile?  Forse, ma io non son d’accordo, più di un mese per costruire una rosa è un tempo molto più che sufficiente, chi non ci riesce si deve arrangiare con quello che ha senza ritocchi in extremis.Queste però son le regole che il calcio moderno si è date per i propri interessi,  ma così è e non se ne esce, d’altronde da dei buffoni non ci si possono aspettare che buffonate, ma, questo è un discorso lungo.Parlando di Toro, son decisamente soddisfatto di come si è mosso sul mercato, Foschi ha messo riparo a tutti gli “inconvenienti” che la gestione di Cairo ha causati negli anni precedenti.Il Presidente aveva acquistati a caro prezzo e lautamente pagati giocatori che ben poco hanno dato alla causa, costi altissimi e prestazioni deludenti hanno resa schiava la società di questi personaggi e delle sue cattive scelte.Un esempio su tutti, Barone, per tre stagioni, per aver giocato 89 volte, per aver segnati 4 gol è costato al Toro 10 mln di Euro, son situazioni che mettono i brividi anche in quest’agosto rovente.Abbiamo più volte stramaledetta questa serie B ma forse dovremmo ringraziare il destino per avercela regalata, forse è il momento della svolta, il colpo di sfortuna che è venuto al momento giusto per trasformarsi in grazia e regalare un’era nuova e un futuro meno buio.La campagna acquisti e cessioni ha assestato il bilancio e trasfuso lo spogliatoio di sangue giovane e forte, gli ingaggi più onerosi sono stati eliminati, la carta d’identità ha abbassata l’età media, i mugugni e le ripicche si son trasformate in volontà e dedizione alla causa.Mi dispiace per le partenze di Dzemaili e Abbruscato, ma se non se la son sentita di continuare col Toro hanno fatto bene a lasciarlo, non c’è posto per chi ci sta per forza, per chi non si sente a proprio agio, nessuno è insostituibile, soprattutto se non fa nulla per dimostrarsi tale.Ora può finalmente prendere corpo il tanto auspicato progetto, che aspettiamo dal 2 settembre 2005, le condizioni ci sono tutte, è un treno da non perdere, è l’occasione della vita, sarebbe deleterio non sfruttare un momento tanto propizio.In un mese la squadra è stata smontata e rimontata, il nuovo tecnico Colantuono la sta plasmando a sua immagine e somiglianza, tenace, ruvida, cattiva il giusto, come la Storia e il popolo granata esigono. Non è una corazzata inaffondabile, non sbaraglierà la concorrenza già nel girone di andata, ma di certo non sarà la vittima designata delle scorse stagioni.                  Il Toro ha pagato duramente, anche più del dovuto, per i propri errori, ora non si deve più sbagliare, l’esperienza deve pur servire a qualcosa, il passato è passato e deve solo servire come monito.Questo dovrà essere l’anno della rifondazione, del ritorno alle origini, della squadra del popolo che al popolo è stata tolta per troppo tempo, un Toro antipatico non è il Toro, un Toro presuntuoso e molle non è il Toro.E il Toro vero mancherà al campionato di serie A, anche gli avversari ne sentiranno la mancanza, non misurarsi con la storia del Toro, con ciò che rappresenta, li farà sentire orfani di qualcosa di unico e inimitabile.E’ la speranza di tutti che sia un’assenza breve, che la risalita sia immediata e la permanenza nella massima serie duratura, è possibile, è fattibile, è doveroso.