Solo contro tutti

Allarme inascoltato.


Quando ho scritto l’articolo nel quale affermavo che si sarebbe potuto migliorare qualcosa nel gioco e di conseguenza nella formazione del Toro, era settembre ed era la terza giornata di campionato.Oggi, esattamente un mese dopo ed alla nona giornata, non avrei pensato di dover veder la squadra in queste condizioni ed in questa poco piacevole situazione.Sono arrivate altre due sconfitte, un’altra è stata evitata solo per combinazione e questo è decisamente sconfortante.Ci son stati dei segnali di pericolo e sono stati inascoltati, le spie rosse si accendevano in continuazione ma ogni volta venivano spente da affermazioni sempre troppo ottimistiche e da una fiducia evidentemente molto mal riposta.A mio parere qualcuno, se non molti, se non troppi, se non tutti, si son sentiti autorizzati a credere che le partite si sarebbero vinte comunque, solo perché la loro superiorità sarebbe alla fine emersa.In campo non ci vanno i nomi dei giocatori ma i giocatori stessi, e se gli stessi non son tali in tutto e per tutto, del nome non importa niente a nessuno.Anzi, avviene l’esatto contrario, invece di farsela addosso, i ragazzetti che incontrano raddoppiano le energie e l’impegno, i loro allenatori studiano attentamente ogni mossa per metterli in difficoltà e non farli esprimere e, a veder i risultati ottenuti è fuori di alcun dubbio che ci riescano.Il nostro allenatore invece, non prepara la partita come avrei auspicato facesse, la squadra è troppo compassata, stanca, poco reattiva, senza fantasia e con un gioco troppo prevedibile ma dal suo punto di vista nessuno riesce a far meglio dei nostri.E’ positivo esser positivi a patto che la positività non sia scambiata per una presa per la parte che non è bello citare, ed è così che mi sento oggi dopo l’ennesima legnata sui denti e sui sogni.Dire che gli avversari vengano a far la gara della vita e si difendano troppo per i nostri gusti è un affronto all’intelligenza e sa di una nebbia fatta calare ad arte per nascondere magagne che andrebbero al più presto eliminate.      Come la penso a livello tattico è ampiamente descritto nell’articolo citato, a ciò vorrei aggiungere che ieri ho potuto assistere a cose al limite della logica e della sopportazione.Schierare Gasbarroni, tra l’altro il migliore assieme a Coppola, sulla fascia sinistra sapendo che con quel piede riuscirà a indovinare un traversone quando io indovinerò la sestina del superenalotto è inconcepibile.Continuare a giocare con troppi difensori anche se le squadre che incontriamo hanno al massimo due attaccanti impoverisce di idee e di “piedi” una formazione che sotto questo punto di vista non eccelle.Pisano all’attacco con Colombo e Diana a che servono se non a far delle brutte figure?                                 Non è colpa loro se, trovandosi in quella zona di campo è già un miracolo se perdono il pallone in maniera inoffensiva, ma è colpa di colui che tatticamente li dispone così.Ieri è stato un viaggio di ritorno identico ai troppi che abbiamo fatto in questi ultimi tempi, tesi vane sui chilometri dell’autostrada, silenzi tristi con solo il suono di un motore, mentre il buio veniva giù come il nostro umore.Un film già visto per chi tifa Toro per gente come noi che arrivati a casa ci imbottiamo di Novalgina, se va giù mangiamo un boccone e poi ci infiliamo a letto e, socchiudendo gli occhi sognamo quel Toro che è stato e che per ora non è più.