Solo contro tutti

Ho incontrato Paolo Pulici.


Ho incontrato Paolo Pulici, il graditissimo ospite della nostra Mostra e del nostro Club e son qui, mentre l’alba ancora deve arrivare, a combattere con gli aggettivi per trovarne uno che gli si addica.                 Dire grande è scontato, forse banale, forse anche troppo usato per Lui e definirlo così non riesce neppure a descriverlo in maniera compiuta.E’ una persona meravigliosa, si forse questo è l’aggettivo giusto, una persona meravigliosa che non pensavo si nascondesse dentro al giocatore del nostro cuore e dei nostri sogni.Son qui con le mie colonne sonore che mi tengono compagnia quando la voglia di scrivere mi assale, quando l’emozione confonde nella mia mente il presente coi ricordi e le dita van da sole sulla tastiera.                   E’ stato un calciatore eccezionale Paolino, lo sapevo, tutti lo sappiamo, non dico nulla di nuovo e non posso aggiungere nulla, sento la voce di mio padre che me lo dice e me lo dice a modo suo, mentre la pioggia mi scende dagli occhi e qualcosa che sale dal petto mi stringe la gola.“ Adesso tira la punizione Paulin e segna perché si è tirato su le braghe” e il tiro andava dentro, ora la mia favola fatta di struggente nostalgia, mi fa credere che quel gol fosse proprio per lui.E’ questo il calciatore che non descriverò, di cui non parlerò, che sapevo ed ero certo di incontrare, è invece la persona meravigliosa che merita di essere raccontata e conosciuta.               Non uso il verbo raccontare, a caso, si raccontano i miti, le leggende, le cose che vanno oltre persino la più bella realtà e quest’uomo anche se non se ne rende nemmeno conto, fa cose che aiutano a rendere migliore una realtà che sarebbe certamente più vivibile se ci fossero più persone come Lui.Si occupa di ragazzini, Paolo Pulici, ha una scuola calcio che porta il suo nome, là tra Milano e Bergamo, lavora con la modestia di sempre, senza riflettori accesi su di lui, senza parlare troppo, lavora per la gente di domani, come ha lavorato per la “sua” gente di ieri e di sempre. Non insegna solo calcio, ma è maestro di vita, insegna la vita, aiuta questi bambini a crescere, aiuta i genitori in un compito difficile che a volte li può trovare persino impreparati. Per Lui è una cosa normale, pensa sia una cosa normale, quando invece è una cosa speciale, che solo una persona speciale è in grado di fare. Svolge un ruolo sociale, Paolino Pulici ed è grande nello svolgerlo, ancora più grande di quando si tirava su le braghe per infilarla in rete.I genitori di questi uomini di domani, dovranno essergli grati per la vita, per la vita dei loro ragazzini, una vita che Paolino sta incanalando nella giusta direzione, senza che nessuno neppure se ne accorga, come se succedesse solo per caso, quando mai nulla nella vita succede per caso.               I ragazzini studiano e devono studiare perché se no la partita non la giocano, se prendono un brutto voto a scuola, forse i genitori manco lo sanno ma Pulici lo sa, inspiegabilmente, magicamente lo sa, e loro consapevolmente rassegnati si accomodano in tribuna fino a che il voto da scarso si trasforma in sufficienza.  E si trasforma presto in sufficienza perché basta impegnarsi, basta volerlo, basta fare come Paolino Pulici insegna loro, basta prendere esempio da Lui.Son certo che nessuno di questi ragazzini finirà i suoi giorni nella droga, nessuno di loro si perderà nell’inquietudine del crescere, nessuno di loro sarà solo nella depressione, nella disperazione di un momento.                    Sostengo da sempre che psicologi non si diventa perché si consegue una laurea, tutto si può imparare sui libri di scuola ma non quello. Bisogna esser predisposti, avere una sensibilità e un carisma speciali, e se la natura non te li dona, è meglio cambiare non mestiere, perché un mestiere non è, ma non avvicinarsi a questa missione.               Paolino Pulici ha anche questo dono, la natura non gli ha fatta la grazia solo di due piedi eccezionali ed una testa per colpire un pallone ma per esser usata per aiutare chi si affaccia alla vita e con lei dovrà poi fare i conti.E’ questa la grandezza di quest’uomo, è questa la persona meravigliosa che ho incontrata che mi ha piacevolmente colpito, quella che non immaginavo.E’ questo il nostro campione di ieri e di sempre è questa la persona eccezionale di oggi, è questo il mito che diventa uomo e diventando uomo si è rivelato ancora più mito.