Solo contro tutti

Situazioni al limite.


Oggi è stata consegnata la lista dei  giocatori che potranno essere schierati da Lerda in questo campionato.Compilata in ossequio alle regole demenziali fatte da personaggi che usano l’ipocrisia come una bussola, regole  fatte senza usare quelle del buonsenso e della condotta onesta.Non vi riporto nel dettaglio la complicata direttiva che come dettame principale vieta il tesseramento di un numero superiore a 19 calciatori sopra i 21 anni.Non mi interessano le intenzioni dei padri di tale norma, mi limito ad eccepire che è economicamente pesante per una società dover pagare ugualmente uno stipendio a giocatori che non potranno scendere in campo.Le squadre sono composte da calciatori con contratti pluriennali, non si fanno dal nulla, non si può scartare un ventunenne appena festeggia il compleanno, non si può vendere uno che ha qualche anno in più ad un’altra squadra perché anch’essa avrà gli stessi problemi di esubero.Se c’è un calciatore che costa poco ed è utile in un dato ruolo ad una certa squadra, non si può vietarne l’acquisto solo perché sarebbe il ventesimo, è contro il libero mercato, contro la legge sui diritti dei lavoratori, anche se anomali, ed in ultima analisi, contro l’intelligenza e la logica.Il Toro oggi farà delle scelte per rientrare nella normativa, così avrà la rosa a norma ma se non riuscirà a piazzare gli esuberi, si ritroverà con un gravame economico abnorme, ovvero quello di pagare un lavoratore senza che esso possa lavorare.Situazione al limite della legalità, per tutelare i giovani, i vivai e le nazionali, si dice, facendo finta di non sapere che la rovina di tutto è stato il calcio affaristico ed i personaggi ad esso connessi.Le squadre di serie B devono far giocare solo i ventenni, quelle di A si permettono invece di acquistare giocatori senza limiti di numero, di bilancio e di decenza.Il calcio non si salva con metodi fantasiosi ma con i provvedimenti razionali, logici ed onesti.Gli introiti, tutti gli introiti, devono esser divisi equamente tra i partecipanti, la squadra “importante” gioca con quella che lo è meno, ed è grazie alla sua partecipazione se lo spettacolo può iniziare, questo si tende a dimenticarlo, a farlo passare inosservato.Se le entrate devono essere suddivise in parti uguali, le uscite non devono essere loro superiori, prima di iniziare un campionato il bilancio di ogni squadra ai nastri di partenza dev’essere se non attivo, almeno in perfetto pareggio.Ciò significa regolarità ed equilibrio della manifestazione, è profondamente ingiusto e scorretto, avere, per qualcuno, svariati milioni di debito e poter tranquillamente rinforzare la squadra in sede di campagna acquisti, mentre per altre si deve ricorrere alle cessioni per rimettersi economicamente in carreggiata.La Lazio che ha debiti verso l’erario per 25 anni ed il Toro che viene fatto fallire per una mancata fidejussione, la Roma che ora appartiene ad una banca pubblica che spende denaro pubblico per Borriello e il Cesena che si arrabatta per aver qualche rinforzo in prestito, queste sono le anomalie volute dalle caste economiche, politiche e perché no……. mafiose.Situazioni al limite o ben al di là di esso, ma va tutto bene così, lo spettacolo (penoso) continua ed il Toro oggi si priverà di giocatori continuando a pagarli.Situazione poi, al di là di ogni limite del dolore e di sopportazione veder la nostra tifoseria divisa, lacerata da un conflitto che è stato causato a tavolino, in riunioni che mai hanno vista la partecipazione del cervello.Sono fermamente convinto che ci siano cause, anche se a me sconosciute, alla base dell’odio per l’attuale proprietà, voglio comprendere tutto, gli errori, le decisioni poco felici, tutto il passato, ma continuare a minare con esso il presente e soprattutto il futuro è da incoscienti.Io ho sempre tifato pro e mai contro e di cose pesanti da digerire ne ho subite eccome, posso dire ancor prima di nascere, dai tempi della “T” di Talmone, da tutti i torti subiti e le vicissitudini disgraziate, a tutti quegli onesti lavoratori ma nulla di più che hanno indossata la nostra maglia, ma sostenuti sempre e comunque e a prescindere dalla loro bravura.Situazione al limite della sopportabilità per la squadra attuale, appena assemblata, che, come tutto l’ambiente avrebbe bisogno di incoraggiamento e fiducia piuttosto che di contestazione senza quartiere.Costretta a vincere, sperando che le vittorie arrivino e bastino per far tacere chi gode delle batoste e dei momenti difficili. Purtroppo questa incresciosa situazione è figlia della gobbizzazione e del calcio moderno, così come per il Grande Torino anche della meravigliosa tifoseria granata rimarrà solo un nostalgico ricordo.