¤ La Torre ¤

due passi in collina


  Dal folto irrompe un fagiano maschio mi prende al laccio l'esitante volo d'un upupa no non smentirò un paio di passi distante dai flussi ai flutti sotto l'ombra degli alberi lontano dal mare sussurra la pace conviene rompere un paio di parole in compagnia d'uno sconosciuto di passaggio tanto per ritrovare un poco d'armonia con la verde eco nascosta nel bosco da dove vengo? qual è il mio essere? qual è il mio non essere? aleggio in poco vento - dico - ciò fa del mio spirito da bruto una bestia quasi delicata ma lui mi chiede secondo quale norma? sono un impasto di febbre e terra-mare che si mescola lentamente semino sermoni invece di tacere così quando me la filo senza lasciar tracce rimane l’odore del niente è necessario a parte il grano appena verde le altezze grigiazzurre improvvise le fiammate di luce fino all'ora che affascina la sera che è già qui col suo passo felpato e le prime stelle bianche