Minas Tirith, il Tor

Ciao Nonno!


 Un doppio arcobaleno a segnare la fine, un doppio arcobaleno nel mentre della pioggia proprio sopra i nostri tetti, proprio davanti alla sua finestra…un saluto? Mio nonno è spirato stanotte, verso le quattro e se n’è andato un pezzo di noi tutti. Vagando per la casa mi sono ritrovato nel salone, dove lui verso ottobre si sistemava per fare il presepe. Era anni che lo faceva, era la sua passione. Lui amava fare il presepe e aveva portato questa passione nei suoi dipinti. Lui era un artista, dipingeva paesaggi soprattutto e luoghi…negli ultimi quadri aveva preso a mettere delle componenti che, come figure 3D uscivano dai quadri; fossero navi, casette, promontori…era sempre qualcosa di splendido misto ad un paesaggio, ad un tramonto…e stamattina mi chiedevo come aveva sistemato quella casa nel presepe o, in modo molto anacronistico, quella data chiesa…eh sì, studiava ogni anno la disposizione di ogni cosa in modo preciso. La malattia aveva bloccato ogni sua possibilità di cercare i materiali e anche riflettere, era da mesi che stava male. Stanotte però, mentre il suo forte cuore guidava il resto che stava andando via nelle lunghe ore del suo personale viaggio verso la morte, ho intravisto la sua voglia di lottare, silenziosamente per imporsi a qualcosa che non voleva venire…alla fine anche la morte aveva paura di lui? Non lo so, so soltanto che è stata lunga, ma oggi tu sei tra i più, come si dice, caro nonno. Se il doppio arcobaleno è opera tua, caro nonno, grazie di questo ultimo regalo.  dario