Minas Tirith, il Tor

Scelte


Cazzo!   Certi giorni ti alzi male. Non puoi evitarlo. Ti cresce dentro qualcosa che fa male. Esci, fai le solite cose, poi visto che stai davvero male vai in biblioteca e scrivi come fo io. Visto che tra connessione e la maledette altre cose, non riesci a scrivere in un luogo dove dovresti ridere o perlopiù far casino in positivo. Perché lo sai che non puoi portare ulteriore disordine al chaos. Perché non vuoi farlo. A cosa serve il blog se non per fare questo? Per scaricarsi? Come mai certe volte vorresti dar fuoco al mondo dopo che un fuoco simile ti ha già consumato? Come mai ti vengono in mente certe cazzate dopo che avevi detto che non saresti mai tornato indietro? Come mai? Dimmi come mai? Si, viene in mente anche a me il pezzo degli 883… Ma non c’entra un benemerito ed eminente C. Come sopra. C. Mi auto-censuro? No, non c’è bisogno…il titolo è tanto eloquente…mentre lo dico, me lo ripeto dentro la testa ma quella parte è solo e sempre la stessa quella che calza a pennello: “E poi all'improvviso, sei arrivata tu non so chi l'ha deciso, m'hai preso sempre più la quotidiana guerra con la razionalità vada bene pur che serva, per farmi uscire”   Che poi alla fine il problema è sempre quello. La razionalità in lotta con i sentimenti.   Ragione e sentimento.   Cosa spinge persone che abitano a chilometri di distanza e che non si son mai incontrati ad avvicinarsi così tanto? Cosa spinge due persone che sono state tanto vicine ad allontanarsi così tanto? Mah, forse il problema è ancora un altro, il problema è più profondo. Cosa voglio? E’ davvero importante cedere al nulla? Cedere a quelli che sono i tuoi istinti più profondi? Cedere a quella che senti sia la tua vita? O lasciarti andare a qualcosa che, come al solito è sempre lontano? Ovviamente parlo di me, ovviamente parlo delle cavolate che fa il sottoscritto. Prendere quello che hai vicino e che hai sempre desiderato o cercare la fuga? Non accettare quella che senti sia la tua vocazione, la tua voglia di donarti con lo spirito, con la gioia, senza intermediazioni materiali e cedere a quello che è il tuo stupido orgoglio? Mah…una volta mi domandavo cosa stavo a fare qui, una volta avevo anche qualche risposta…oggi è davvero un grande chaos. Un’insicura via si muove di fronte a me se non farò questa scelta…è davvero importante farla alla fine? Caro porta-parole elettronico, caro amico elettronico leggibile da tutti…infatti evito ovviamente di nominare il vero problema anche se chi mi conosce sa cosa ho sempre cercato e forse tra le righe si può leggere cosa ho sempre rifuggito. Anyway la strada è lunga dinanzi a me e io la seguo senza tema. Senza paura continuo il mio andare, ogni anno convinto di quello che faccio, ogni anno con nuovi propositi ma alla fine m'affligge sempre lo stesso dilemma: una scelta?   Mi sento come Walker Boh che ha sempre rifuggito alla strada che vedeva tracciata di fronte a sé. E per accettarla è costretto a perdere la mano o il cuore…alla fine chi lo sa? "Qualcosa che non c'è." http://www.youtube.com/watch?v=hnuLHwIVx1s&feature=related"Tutto questo tempo a chiedermi Cos'è che non mi lascia in pace Tutti questi anni a chiedermi Se vado veramente bene Così Come sono Così Così un giorno Ho scritto sul quaderno Io farò sognare il mondo con la musica Non molto tempo Dopo quando mi bastava Fare un salto per Raggiungere la felicità E la verità è Ho aspettato a lungo Qualcosa che non c'è Invece di guardare il sole sorgere Questo è sempre stato un modo Per fermare il tempo E la velocità I passi svelti della gente La disattenzione Le parole dette Senza umiltà Senza cuore così Solo per far rumore Ho aspettato a lungo Qualcosa che non c'è Invece di guardare Il sole sorgere E miracolosamente non Ho smesso di sognare E miracolosamente Non riesco a non sperare E se c'è un segreto E' fare tutto come Se vedessi solo il sole Un segreto è fare tutto Come se Fare tutto Come se Vedessi solo il sole Vedessi solo il sole Vedessi solo il sole E non Qualcosa che non c'è" Elisa