Stamattina, sotto una pioggerella fine, sono andata ad un 50° anniversario di matrimonio. Non conoscevo chi fossero gli sposi, ma un mio amico mi aveva chiesto di cantare per loro durante la funzione religiosa e così sono andata. In realtà, poi, quando gli sposi sono entrati in Chiesa, mi sono resa conto di conoscerli, almeno di vista, perché il quartiere è come un paese.Confesso che da parecchio tempo mi capita difficilmente di emozionarmi ai matrimoni, quelli delle coppie giovani intendo. Non lo faccio apposta...Mi coinvolgo moltissimo soltanto quando conosco bene l'amore che lega quelle due persone e vedo tanto entusiasmo... Una volta, quando ero ragazza, qualunque matrimonio, anche quello che mi capitava per caso di vedere entrando in una Chiesa, mi dava emozione. Ora, certe volte mi sembra di vederne poca persino negli sposi o nelle persone invitate. Mi sembra inoltre che ci sia un'attenzione esagerata ai particolari, che in fondo contano ben poco...come il colore del nastrino della bomboniera che deve essere in accordo con il colore dei fiori sul tavolo o altre corbellerie del genere...al punto che oggi prolificano quelle agenzie che ti pianificano tutta la giornata e rendono tutto perfetto. Non vorrei sembrare fredda e cinica, perché non lo sono. Il fatto è che, quando vedo due persone all'altare, mi viene da chiedermi se le basi su cui poggerà quell'unione siano solide... se sapranno reggere e ritrovarsi nelle difficoltà, anche grandi, che la vita inevitabilmente ti presenta...se quelle due persone, che magari stanno insieme da anni e hanno pure convissuto, si conoscano realmente... ammesso che si possa essere sicuri di conoscere fino in fondo una persona.Oggi, però, mi sono emozionata, anche se quelle due persone le conoscevo appena. Si sono rinnovati le promesse del matrimonio, rivolti l'uno verso l'altra, guardandosi negli occhi e tenendosi per mano, emozionati come fosse il primo giorno. Intorno i figli, i nipoti, tanti parenti e amici...Una vita. Cinquant'anni sono una vita. Mi sono commossa e ovviamente il pensiero è andato al mio matrimonio, che si è interrotto strada facendo...Non so perché vi sto raccontando tutto questo. In realtà, è proprio come se stessi scrivendo nel mio diario personale... solo che questo tanto personale non è...