Tra_Donne

A te


 
 Non sai mai come comincia una giornata...Oggi la mia è cominciata leggendo le tue parole.Ti ho letto e mi sono commossa, non capita tutti i giorni che qualcuno si metta lì a scrivere un post tanto lungo su di te... e siccome un po' ti conosco, so che in ciò che hai scritto sei stato sincero.Volevo scriverti in privato ma invece no, ti rispondo da qui... e poi, tu non lo sai, ma questo post, in embrione, riposava tra le bozze, da un po' di tempo.Non lo pubblicavo per una forma di pudore tutto mio... in fondo, come scrivi tu, l'amicizia tra un uomo e una donna è quanto di più complicato ci possa essere...Ti conosco da quando giravi uomo in abito scuro, sotto un ombrello rosso a ripararti dalla pioggia... Ti avevo trovato per caso una volta, nel mio gironzolare. Mi avevi colpito con uno dei tuoi chilometrici post che parlavano di tuo figlio e leggendoti avevo provato un senso di buono... come quando ti arriva il profumo del pane o di un buon dolce appena sfornato. E' cosa rara qui, essere colpiti da un blog al maschile... Ogni tanto passavo a leggerti, magari in silenzio...Un giorno ti ho lasciato un commento e da lì è cominciata la nostra conoscenza... Stavo passando un periodo un po' così.Quante volte ci siamo incrociati a tarda ora! Mentre aspettavo il ritorno dei miei figli, mi tenevi compagnia... due risate, due chiacchiere... alcune volte un po' più a fondo. "L'amica dell'una di notte", mi chiamavi...Non so perché, ma da subito ho capito che di te potevo fidarmi. Non ho provato quella sensazione (provata invece in altre occasioni, con amicizie maschili) che ti invita ad essere cauta... Credo sia stato il percepirti vero ogni volta che ti leggevo. Hai un modo di scrivere che cattura. E pensare che la professoressa d'italiano ti dava sempre l'insufficienza!!! (... brutta razza, gli insegnanti...)Poi è arrivata l'amica comune... tampinava anche me. Ci vuole un mondo di bene.Ricordo anch'io la prima volta che ho sentito la tua voce... era la notte di Capodanno. Ero appena ritornata a casa, una serata un po' strana, sì... con la malinconia che mi prende sempre in certi giorni.Accesi un attimo il pc, prima di andare a letto, e ci incrociammo... "Non ho voglia di stare al pc, facciamoci gli auguri per bene!" mi scrivesti... e appresso il tuo numero di cellulare.Non ho avuto esitazione né timori, a chiamarti... mi colpì molto la spontaneità del tuo gesto. Ci ho ripensato in altre occasioni (una soprattutto), quando non ho incontrato la stessa spontaneità nell'altro...Un'ora e passa di chiacchiere fitte e risate, come se ci conoscessimo da sempre... "Grazie, mi hai fatto un bel regalo..." ti ho scritto dopo. "E' un regalo che ci siamo fatti entrambi", mi hai risposto tu.E così è iniziato il nuovo anno... un anno particolare, per te. Pieno di cose belle, ma anche di momenti molto difficili.Ho visto nascere il tuo amore per la persona che hai accanto, l'ho conosciuta attraverso ciò che scrivevi di lei e tante volte me ne hai parlato... e mi hai fatto bene, non sai quanto.Non credo più molto agli uomini, purtroppo... ma la nostra amicizia ha avuto un benefico effetto su di me. Tu mi hai ridato un po' di fiducia nel genere maschile.Forse qualcuno che starà leggendo potrà pensare che sono smielata, ma non mi importa... è ciò che penso.L'amicizia, quella vera, è disponibilità, è attenzione, è piacere reciproco... è spontaneità dei gesti. E' cercarsi.  E quando senti che manca qualcuna di queste cose, stai pur certo che non si tratta di amicizia... e non serve nemmeno affannarsi tanto per capire. Ognuno, nel bene e nel male, prima o poi dimostra realmente quello che è...Certe cose si sentono, sì... e sbagliamo solo quando non diamo ascolto a ciò che sentiamo.Io non lascio mai andare le cose belle che ho trovato... le considero un regalo che la Vita mi fa e perciò me le tengo strette. Credo anch'io, quindi, che questa amicizia andrà avanti per la sua strada e crescerà...... e quando finalmente verrai a Roma, ti porterò a mangiare la più buona amatriciana "senza cotiche" che tu abbia mai assaggiato...
 Con affetto, tanto tanto...Cinzia