TracceDiPassione

Melina


Melina la conosco da circa 25 anni, io ero giovanissimae lei una donna già grande e che ora ha compiuto 87 anni,di lei conosco sorelle, figli e nipoti e molta della sua storiae mi son sempre ritenuta fortunata ad averla come vicina di casa.Poco dopo essere andata ad abitare vicino a lei ho iniziatoa stirare qualche camicia, ed aiutarla a pulire la casa, ci ho trascorsomolto tempo insieme ma praticamente da 9 mesitrascorro molto del mio tempo con lei perchè i figli sono al lavoro,i nipoti presi dalle loro storie e lei da sola per troppo tempo in casanon ci può stare.Melina mi ha sempre voluto bene, ha trattato i miei due figli comefossero i suoi nipoti e ogni volta che ho avuto bisogno me la sonosempre trovata a fianco. Per questo motivo ci sto malequando vedo che inizia a perdere qualche colpo, ma come dicelei che da un anno è diventata vedova non è facile vivere da solidopo 60 anni di matrimonio. Augusto se ne è andato mentrestavano dormendo una mattina di fine luglio e quando risvegliandosilo chiamava e lui non rispondeva pensò si trattasse di una burla.Ma Augusto non stava scherzando se ne era andato in punta di piedisenza fare rumore.Bussò alla mia porta con la stessa faccia che ha un bambino quandosta per piangere e cerca di trattenersi, con un filo di voce mi disseche Augusto se ne era andato e che non sapeva come dirlo ai figlie desiderava lo facessi io. Finito il funerale disse ai figli che era assurdorinunciare alle vacanze, che il padre mai avrebbe voluto privarli di qualcosache li rendeva felici e che tantomeno non dovevano preoccuparsi perchècon lei ci sarei stata io con la mia famiglia.I primi mesi furono pieni di silenzi e sguardi nel vuoto, ma appena qualcunola veniva a trovare si faceva trovare forte e mentre li salutava dal balcone sorridendogià cercava nella tasca del grembiule un fazzoletto per poi asciugarsi le lacrime.Non lo so se figli e nipoti non lo hanno mai capito che fingesse,forse pure loro fingevano di reagire come Augusto avrebbe voluto.Una domenica pomeriggio però capitò una cosa strana, suo nipoteFilippo passò a salutarla e lei aprendo la porta, non solo non sorrise,ma gli domandò chi fosse e lo invitò ad andasene perchè non avrebbecomprato nulla. Seguirono due ore di angoscia, Melina non conoscevapiù nessuno dei suoi, chiamava solo Sofia.Per lei ero la sua vecchia amica,la custode dei suoi segretie l'unica di cui si fidava,ancora oggi io sono l'unica che Melinanon dimentica e sorrido quando mi chiedela via dove abitiamo ma poi si ricorda tutte le stradedella sua amata Sicilia e che da oltre 45 anni non vede più.In quella terra mi sono rimasti solo i ricordi della gioventù,ma non ho più nessuno per poterci tornare mi ripete di continuo,io l'ascolto e mi sono fatta un idea di dove abitava,mi ha descritto posti, attimi e cose così beneche mi sembra di averli visti e vissuti con leie lei questo lo sa bene.Ancora sorrido quando penso al primo bacio casto chesi diedero Melina e Augusto, me lo raccontava a voce bassacome se fosse chissà cosa, se entrava un figlio o nipotesmetteva di parlare e quando uscivano dalla stanza mi dicevason cose personali. Rido quindi dii gusto quando certe voltemi vede sul balcone con pochi vestiti addosso e finge di nonvedermi per poi dirmi appena vado da lei che devo smetteredi starmene nuda in terrazza.