TracceDiPassione

Tra ....dire e fare


Ci mise poco Melina a capire cosa stava accadendomi,e quando accennò a certe cose, la prima che pensaifu come mai me ne parlasse con tale sicurezza, vistoche mi ero badata bene a non mostrarae mai nulla oltre le mura di casa mia.Aveva forse origliato? Impossibile, lei non era una così!Non aveva mai visto o sentito nulla di ambiguo, ma il mio esser raggianteda un po' di tempo era per lei l'unica risposta certa che avessi un altro e vedereche ogni tanto Sig. ICS passava a trovarmi non fece altro che darle la confermadi chi fosse il lui in questione.Per prima cosa mi domandò se sapessi cosa stavo facendo, poi mi fece un po'di paternata ricordandomi che ero non solo una moglie ma pure una madre.Rimasi impietrita. Non mi piaceva Melina mi giudicasse male e cercare di spiegarecerte circostanze mi sembrava ingiusto perchè sarebbe apparso come un volermigiustificare colpevolizzando mio marito.Melina fece passare qualche settimana, vide che nel frattempo ero diventatapiù fredda e sfuggevole nei suoi riguardi, così mi invitò per un thè e decisedi parlarmi apertamente di qualcosa che non sapevo.Mi fece sedere sul divano e avvicinò la poltrona dove era solita vedere la tivù,abbassò la voce così tanto che per capirla era una vera impresa e di certovi assicuro che mai avrei immaginato cosa volesse raccontarmi."Sai, quando sono arrivata al nord, mio marito lavorava molto e i figli richiedevanomolte attenzioni, stavo tutto il giorno con loro, ma la persona grande, adultaera sola, solissima. I miei eran giù, lui sempre assente o stanco come un mulo.Spesso dopo aver messo a letto i bimbi piangevo come una bambinetta e pianopiano iniziai a pensare che con Augusto c'era rimasto ben poco da fare, tranne checrescere i nostri ragazzi. Ho pianto anni mentre lo attendevo e appena rientravalo vedevo buttarsi sfinito sul letto. Le carezze e i baci eran sempre meno, il desideriosembrava essersi spento del tutto. Un giorno però venne a vivere al piano di sopraun maestro di latino, aveva quasi 10 anni più di me ed era rimasto celibe perstare vicino alla mamma e accudirla al meglio. Poi la madre lo lasciò e lui chiesecosì il trasferimento al nord. Lo ottenne dopo qualche anno. Pure lui era siciliano,quindi fu per entrambi facile scambiare sulle scale qualche parola. Con il tempo siprestò ad aiutare i miei figli nei compiti e spesso suonava la nostra porta per avvisareche potevano da lì a poco salire. Dai oggi,  dai domani, quella persona diventòai miei occhi importante, il solo chiedermi come stavo mi sembrava qualcosadi meraviglioso. Passavo i giorni a dirmi che mi ero solo infatuata, invaghita,che ero una stupida e via dicendo, ma visto che la paglia vicino al fiammifero prendefuoco,  lo evitavo come la peste. Fu proprio per questo che una sera, appenaterminato Carosello suonò alla porta e mi domandò di entrare perchè volevaparlarmi. Pensai si trattasse dei mie figli, ma invece Vincenzo mi domandòcosa mi fosse accaduto e sottolinenado che mi vedevada tempo un po' ero strana.Provai a cercare mille scuse. Fui  pure convinta le avesse bevute tutte,invece davanti alla porta di casa mi baciò con una passione che mai avevo provatocon il mio Augusto. Non ci potevo credere ........ pure Melina aveva avuto l'amante, tradito Augusto, il suo amatissimo Augusto!!!"non è tradire mia cara Sofy, è solo cercare di sopravvivere, ma ciò non toglie che èqualcosa di sbagliato ma irrinunciabile"non lo so se aveva ragione Melina, ma di certo un po' quel che diceva lo sentivo dolorosamente vero.