Tra le mie mani

Pearl days.


 E' passato in fretta il nostro tempo, così in fretta da lasciarmi [senza parole].  Non so descriverlo quello che hai saputo darmi in quei tre giorni.E' un susseguirsi di attimi irripetibili ed emozioni troppo intense da mettere su carta - non ne sono capace. Ma avevo bisogno di tutto questo: avevo bisogno di viver[ti], ancora.  E così ho preso un treno [diretto.verso.te] e sono venuta a prenderti, per portarti via con me. Per sottrarti a quel vortice di pensieri che troppe volte hanno allagato lo sguardo e rigato le guance. E tu eri lì, ad aspettarmi con la tua [valigia pesante].  Occhi che si riconoscono, braccia che avvolgono e stringono, sorrisi che spazzano via ogni paura, ogni timore. La sensazione che tutto fosse troppo *perfetto* per essere vero, e il desiderio di non lasciarti andare mai.  Ché veramente ti avrei tenuta qui *per sempre*. Ché ogni cosa con te aveva un altro sapore - il sapore dolce della felicità. 
Sono stata in campagna, in quella [casa.tutta.rossa] che ti piace tanto. Ti ho cercata in ogni stanza, dietro le tende, perfino sotto i cuscini, ma tu non c'eri. Speravo di ritrovare il tuo profumo, ma era già volato via insieme alla parte buona di me, quella che è ancora capace di sorridere.  Tu invece resti, resti dentro me. E me lo porto negli occhi e nel cuore quello che è stato, ché in fondo no, non c'è bisogno di parole per dipingerci, ma di colori.  I colori di un [autunno] cominciato al suono dei tuoi passi.   Di tutto ciò che [di buono]avrò da ricordare.