Sogni realizzati: Va detto che le Sleater-Kinney non hanno mai prodotto un album meno che stellare, e in un certo senso non c'era alcun reale bisogno di un loro ritorno; non avevano nulla da dimostrare che già non avessero dimostrato prima. Tuttavia, album dopo album, continuano a crescere, sempre alzando di un po' l'asticella, nonostante…
Ombre conradiane: I suoni di “Endkadenz Vol. 1” sono densi e stratificati. Il fuzz attraversa ogni canzone e funziona come un laccio che tiene insieme una tessitura sonora complessa, dominata dalla batteria di Luca Ferrari, che costruisce un’ossatura solidissima su cui poggiare chitarra e basso spessi e rumorosi (“Un Po’ Esageri”, “Rilievo”, “Derek”). I tre…
Giustamente assisa sul trono, Annie Clark, che anche quest'anno, come già nel 2012, si assicura il primo posto nella listina degli album del quore. E non è che le cose siano granché cambiate, da allora: le sue chitarre schizoidi unite a trame elettroniche sono tra le cose più belle che è dato ascoltare in ambito…
Steven Ellison produce l'ennesimo capolavoro, un pout pourri intossicante di jazz, hip-hop, soul, elettronica e chi più ne ha eccetera. Ben diciannove tracce, ma soli trentotto minuti, un album che è difficile inquadrare, che resta inafferrabile anche dopo ripetuti ascolti, come nei casi migliori. Enjoy it.
Terzo posto nella mia listina 2014 per gli amatissimi Allo Darlin'. We come from the same place è un gioiellino indie pop che gioca a tratti, con buoni risultati, con l'ispessimento del suono. Bravi. E la voce di Elizabeth Morris merita la tutela dell'Unesco. Unico neo: non aver organizzato una data italiana, benché la Morris…
Difficile che possa mancare un album dei Black Keys nella mia listina di fine anno. Questo Turn Blue non ha ricevuto una grande accoglienza, e me ne dispiace. Sì, perché la capacità del duo Auerback&Carney di sfornare hit supersonici rimane pressoché immutata: basti ascoltare i primi due pezzi, The weight of love e In Time.…
Blues, psichedelia, nenie berbere, incedere circolare, ipnotico. Si va in fondo a Emmaar, senza alcuna fatica, con la voglia di ricominciare. E' musica del deserto, sonnolenta, da accampamento beduino: potrei sfornare altri luoghi comuni, con poco sforzo. Concedetemi, in sintonia con la foto cammellata di cui sopra (l'origine è degli stessi Tinariwen, del resto), la…