Transmission

Cloud Control - Bliss Release


Quattro quaglioni australiani che non hanno ancora ben deciso cosa fare con chitarra, basso e batteria (e tastierine sixties), ma nel frattempo ci intrattengono piacevolmente con un frullato di indie-freak-psych-sunshine-pop eccetera, splendente e colorato. I cacacazzo diranno che è troppo eterogeneo, non c'è educazione dell'immaginario, lungi dalla maturità etc, un'apertura con chitarrona grunge, un po' di fleet foxes qua, i vampire weekend là (ché è sempre bene citarli), ma resta un beveraggio fresco e adatto alla stagione, di retrogusto malinconico come settembre e le calze che ritornano prepotenti sui piedi delle femmine. Ce n'è un po' per tutti i palati, inzomma, dalle chitarrone sature di Meditation Song #2, alla psichedelia poppettara e morbidona diffusa a piene mani, dal pop scanzonato di This is what I said, alla ballata acustica in cui Incredible String Band e Marshall Flowers Dog Monkeys vanno a braccetto confusi, sino alla sezione ritmica di There's nothing in the water che pare uscita da tutt'altro disco. Operina che fa di ogni influenza un melting pop leggermente paraculo, da Belle and Sebastian (sì, sì, i pezzi più pop) a millanta cose vi vengano in mente: fa una certa sensazione ritrovare tra i rimandi più evidenti, come si diceva, quei Fleet Foxes (si veda il video di più sopra, in cui spuntano pure echi di Kaleidoscope) che già sono derivativi in massimo grado. Nei sogni australiani da mercoledì da leoni e fughe a pinne levate dallo squalo di turno, navigando su una chitarra gibson dal manico rotto e con la testa nel rullante, questa musichetta da Sydney ai più vecchi farà ricordare i tempi belli, quando ogni cacatina aussie aveva una sua specificità e significanza. Si pensi all'infornata died pretty-go betweens-stems-hoodoo gurus-celibate rifles e compagnia.Bliss release, Cloud Control, disco del giorno per la monoredazione di Transmission (ma solo fino alle 18.00, poi si cambia), e in heavy rotation al pellicano di dalmine.